Tom Petty aveva appena terminato la tournée per il 40esimo anniversario della band con gli ultimi spettacoli che avevano registrato il tutto esaurito. Nel dicembre scorso in un’intervista a Rolling Stone aveva annunciato che sarebbe stato anche l’ultimo tour con la band. “L’ultimo grande” tour, ma non un addio alla musica. Ho una nipote e vorrei stare con lei il più possibile. Non voglio più passare la mia vita in giro.
Una lunga carriera a suonare insieme al suo gruppo, gli Heartbreakers, per poi essere tradito da un attacco di cuore. Destino beffardo per Tom Petty, morto in un ospedale della California dove era stato ricoverato in seguito a un infarto che lo ha colpito domenica notte nella sua casa di Malibu.
In un primo momento fonti della polizia riprese dalla Cbs avevano dato la notizia della sua morte immediata, poi è arrivata la smentita. Ma la situazione era critica e i medici avevano in realtà avviato le procedure che seguono la dichiarazione di morte cerebrale. Alcune ore dopo è arrivata la conferma del decesso diffusa dalla famiglia stessa.
Tom ha iniziato a suonare nel 1969 ma il suo primo album uscì nel 1976 e conteneva il brano Breakdown che l’anno dopo entrò nella Top 40 U.S.A.. Nel 2002 è stato ammesso nella Rock’n’Roll Hall of Fame presentato da Jacob Dylan.
Cantautore e musicista, Tom Petty era considerato uno dei più grandi rocker americani con ben ventiquattro album pubblicati. Ha suonato in tutto il mondo e con i più grandi artisti della musica rock a cominciare da Bob Dylan, con il quale ebbe un lungo sodalizio artistico: negli anni novanta fecero parte del super gruppo dei Traveling Wilburys insieme a George Harrison, Jeff Lynne e Roy Orbison.
La sua era una musica diretta e mai banale che prende ispirazione dal tradizionale rock americano, attualizzandolo però con una ricerca di suoni più moderni, senza snaturare mai la sua essenza e il suo sound genuino.
Tom Petty aveva 66 anni e la sua ultima apparizione sul palco risale a pochi giorni fa quando con i suoi Heartbreakers ha tenuto tre concerti a Los Angeles.
R.I.P. grande Tom.
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