Ieri, 25 giugno 2009, si è spento a Los Angeles il Re del Pop Micheal Jackson, stroncato da un arresto cardiaco. Il 29 agosto avrebbe compiuto 51 anni.
La notizia, che ha appena fatto il giro del mondo, è stata ripresa e amplificata da tutti i social network, attraverso i quali i fans stanno dimostrando che, nonostante i numerosi scandali e l’assenza dalle scene che durava da alcuni anni, l’affetto per la popstar non era cessato.
Una vita da romanzo, quella di Micheal Jackson, fatta di luci e di ombre, di successi planetari e di dolorose sconfitte. Bambino prodigio insieme ai fratelli nei Jackson Five, esperienza che lo ha privato di un’infanzia normale in favore di una vita sotto i riflettori fin da piccolo, per poi arrivare al successo con Thriller, del 1982, l’album più venduto di tutti i tempi con oltre 104 milioni di copie, e con un video, diretto da John Landis, che ha fatto storia. Durante questi anni inventa anche il famigerato passo di danza del Moonwalker, diventando così una figura chiave non solo nel mondo della musica, ma anche in quello della danza moderna. Nel 1987 esce Bad, disco che conferisce al cantante la consacrazione definitiva.
Con la fama mondiale arrivano anche le bizzarrie e gli scandali che hanno reso Michael Jackson un mito prima ancora della sua scomparsa: i numerosi interventi chirurgici, tra cui lo sbiancamento della pelle (anche se la popstar ha sempre negato che tale cambiamento sia stato volontario); il surreale matrimonio, conclusosi con un divorzio, insieme alla figlia di Elvis Presley, Lisa Marie; la costruzione di Neverland, principesca proprietà in cui Jackson ospitava bambini, molti dei quali con problemi famigliari o di salute. Proprio a causa del rapporto di grande confidenza e intimità con i suoi giovani ospiti, Michael Jackson viene accusato di pedofilia. Affronta numerosi processi, attorno ai quali si scatenano i dibattiti tra innocentisti e colpevolisti e alla fine dei quali il cantante viene assolto.
Il suo ultimo album, Invicible, risale al 2001. Da allora Jacko, come lo chiamano i fans, è comparso soprattutto sui giornali per il cedimento che il suo corpo stava attraversando. Raramente esponeva il volto, sempre coperto da occhiali da sole e mascherina; il naso, e altre parti del suo corpo, probabilmente a causa di interventi chirurgici esagerati, avevano assunto un aspetto quasi non umano; viene anche fotografato su una sedia a rotelle. Tutto ciò contribuisce ad alimentare chiacchiere sulla sua persona.
Ma nessuno si aspettava questo finale. Non così presto, non così improvvisamente. Micheal Jackson aveva annunciato un suo tour a luglio. Il suo ultimo tour, come aveva dichiarato lo stesso cantante, che forse già sentiva la fine imminente. Invece Jacko ci lascia così, senza poter riscattare per l’ultima volta l’enorme talento artistico, negli ultimi anni affossato dalla sua turbolenta vita privata. Era già un mito in vita; ora si prepara a diventare una leggenda.
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