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Down The Stone: recensione di Rusty Leash

Il nuovo Ep dei milanesi Down The Stone anticipa quello che sarà il loro secondo album di matrice alt metal, un grido di denuncia verso una società troppo arrendevole.

Down The Stone

Rusty Leash

(Volcano)

alternative metal

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DownthestoneL’impatto sonoro che i Down The Stone hanno messo in piedi con questo Ep chiamato Rusty Leash non è esattamente una passeggiata di rock sbarazzino e privo di profondità liriche, ma uno schianto in piena corsa grazie alla forza delle cinque canzoni in inglese scritte con franchezza.

La band milanese è esperta nell’impastare con eleganza elementi alt metal e hard rock senza perdere il filo della coerenza, travolgendo l’ascolto con le pennellate feroci dei loro strumenti in cui i cinque brani sono venati da un’acida timbrica. La title track è un’amalgama di dinamismo aggressivo e d’impatto con un codazzo oscuro e minaccioso. In Raise Your Eyes si susseguono ritmiche differenti nelle strofe e un ritornello orecchiabile e grintoso e con quest’inizio promettente difficilmente si smette l’ascolto.

In seguito ad alcuni cambi di formazione, la band ha dovuto trovare un nuovo cantante e il produttore Marco Barusso ha indirizzato Luca Colombo dei Neodea in questa nuova avventura, che ha scritto anche gran parte dei testi. In questo Ep i Down The Stone denunciano il bullismo, il caos e l’inadeguatezza dei nostri giorni, mai così disconnessi e cupi dalla realtà che sognavamo da giovani, scoprendo “l’alienazione mediatica, il carcere digitale, la guerra come unico strumento di pace, fino a ritrovarci a vivere, ancora oggi, in un paese che non si evolve, pieno di pregiudizi dettati dall’ignoranza”.

 

I Down The Stone in War Is Peace e DGTall montano brani dalla piacevole gradazione rock e l’headbanging parte sui cori di accompagnamento. La struttura musicale è priva di lunghe parti strumentali e si basa su gradevoli progressioni di riff di Dave Swan (Davide Ursomarzo) e repentini cambi di tempo nell’organicità delle composizioni. Le cadenze ritmiche di Fabio Catozzi e Lorenzo Grassi non rallentano mai, finendo per offrirci un EP roccioso e potente che con Rebirth conclude ariosamente la sua corsa, dandoci un assaggio di quello che sarà il loro prossimo album attualmente in lavorazione.

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Luca Paisiello
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