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Deasonika: Tredici Pose

Lirico, mai collerico, il terzo disco in studio dei Deasonika persegue la propria linea melodica in tredici pose elettricamente statiche.

Deasonika

Tredici Pose

(Cd, Edel, 2008)

indie-rock

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tredicipose-cover-mini1Il terzo album dei Deasonika, Tredicipose, viene nuovamente prodotto dal chitarrista Marco Trentacoste, uscito dalla band dopo la pubblicazione, unito ad un secondo CD contenente un mini film di mezzora dal titolo Dovunque, adesso, che racconta di vite notturne che si incrociano attraverso le canzoni della band e vede la partecipazione di alcuni attori tra cui Regina Orioli e Roberto Defrancesco.

La band dal 2001 si è orientata verso l’indie rock legato alla tradizionale musicalità italiana, dominando le sue liriche con una certa verve elettrorock. Come suggerisce il titolo, i tredici brani di questo nuovo album (tre di queste canzoni sono in lingua inglese e una è in francese) fotografano storie della nostra vita in particolare legate all’amore, per la gran parte composizioni melodiche velate di languidi tagli di rock nostrano, fatto di linee armoniche dirette dalle atmosfere lievemente avvolgenti.

Presenti pezzi ricchi di pathos come in La Stanza Brucia e altri con cui battere ferocemente il tempo come in Photograph, in generale la voce di Zanotti si trastulla tra il falsetto e l’urlato in maniera più che sufficiente, Trentacoste possiede una discreta vena compositiva e si arrangia con delay e distorsioni usate per riffare melodie alla lunga ridondanti, quanto basta per tracciare onde sonore per coprire il cadenzato impianto ritmico.

Un art-rock colmo di new wave scorre via senza difficoltà lasciando pensare che una svolta stilistica più marcata ed efficace permetterebbe di sconfinare in territori più audaci.
A fondo album la lunga Gregorian potrebbe regalarci qualcosa nei suoi sei minuti e undici, ma rimane lineare per tutta la durata del pezzo mentre Le ribelle è un arpeggiato in francese che spegne la luce su questa prova musicale dei Deasonika.

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Luca Paisiello
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