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Dave Gahan and Soulsavers: recensione concerto (Milano, 4/11/2015)

Dave Gahan torna a solcare i palchi mondiali, questa volta però accompagnato dai Soulsavers, per una performance nella quale liberarsi dai propri demoni e invocare i propri angeli. Ecco com'è andata a Milano

Dave Gahan and Soulsavers

Fabrique, Milano, 4 novembre 2015

live report

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dave gahan recensione concerto milanoIl nome di Dave Gahan è da oltre trent’anni garanzia di qualità. Ecco perché i biglietti per la sua data milanese sono andati sold out nel giro di pochi minuti ben prima che uscisse il suo secondo lavoro con i Soulsavers. I fans dei Depeche Mode non si sono fatti scappare l’occasione di partecipare a quello che sin da subito è apparso come un evento da non perdere. Un tour di pochissime date (un paio negli States e poche altre in Europa) per promuovere l’uscita di Angels and Ghosts, accompagnato dai musicisti che hanno suonato nell’album e da tre coristi gospel.

Il concerto al Fabrique di Milano comincia alle 21 spaccate, con una precisione a cui non siamo abituati. Infatti, a causa di un’infinita e immobile coda sulla tangenziale, mi perdo proprio l’ouverture, affidata alla splendida In the morning. Luci basse e un tendone rosso faranno da scenografia a un live incentrato sui pezzi nati dalla collaborazione tra il leader del terzetto di Basildon e questi incredibili musicisti, in grado di creare un’atmosfera intima anche all’interno di un locale affollato. Complici anche queste nuove canzoni, in bilico tra il soul e il blues, capaci di farti perdere in paesaggi sconfinati o di cullarti al suono della città di notte.

Canzoni per altro accolte molto bene dal pubblico, sebbene siano di recente uscita; davvero notevoli Shine, Tempted e Don’t cry, per non parlare del singolo che ormai da settimane é in rotazione nelle nostre radio All of this and nothing. Quello che risulta subito lampante é che in questa nuova dimensione Dave è perfettamente a suo agio. Domina lo stage con le movenze sinuose a cui negli anni ci ha abituato; meno sfrontato, dosa sapientemente la sua sensualità e lascia che a parlare per lui sia la morbidezza della sua voce che, carezzevole e suadente, fa di un pezzo normale un pezzo eccezionale.

Dopo circa un’ora la performance volge al termine. La band al completo esce per una serie di bis studiati ad arte per accontentare tutti. Due brani tratti dai due dischi solisti di Mr. Gahan, una versione blues di Kingdom e la rockeggiante Dirty sticky floors, lasciano il posto a due grandi classici dei Depeche Mode: Condemnation e Walking in my shoes. Se è vero che la prima rientra perfettamente nel contesto dello show di stasera, la seconda sembra quasi un esercizio di stile, a simboleggiare il legame indissolubile – e al momento non certo in discussione – con il gruppo che gli ha regalato il successo planetario. Francamente, anche senza ripescare dal calderone storico di Martin Gore, il live di questa sera, ultima data del mini tour promozionale, sarebbe ampiamente valso il prezzo del biglietto.

Sono solo due le categorie di persone che potrebbero essere rimaste deluse dal concerto di stasera: quelle che si aspettavano più pezzi dai primi album solisti di Dave Gahan e quelle che si aspettavano più pezzi dei Depeche Mode. Ma questo non era un concerto di Dave Gahan e nemmeno un concerto dei Depeche Mode, ma un concerto di Dave Gahan e i Soulsavers. E la differenza stasera l’ha fatta proprio la band. Trovare altri motivi per cui lagnarsi é francamente impossibile. Se proprio vogliamo, magari un appuntino sulla durata… ma certe perle vanno sapientemente dosate.

Dave Gahan, concerto Fabrique, Milano, 4 novembre 2015. Setlist:

–          In the morning

–          Shine

–          You owe me

–          Tempted

–          Tonight

–          All of this and nothing

–          Presence of god

–          Just try

–          Don’t cry

–          The last time

–          Take me back home

–          My sun

Encore:

–          Kingdom

–          Dirty sticky floors

–          Condemnation

–          Walking in my shoes

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