Crystal Antlers
Tentacles
(Cd, Touch & Go)
psichedelia, progressive, garage
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Chiacchieratissimi sin dal loro esordio dello scorso anno, EP, per il quale alla produzione s’era scomodato Okie Owens, già al lavoro con i Mars Volta, per i Crystal Antlers ora è la volta di far vedere davvero di che pasta sono fatti con un album “vero”: Tentacles.
Riprendono in mano il sound californiano degli anni ’70, modernizzandolo (poco), suonando come il tempo non fosse mai passato, mettendo l’Hammond in primo piano e … sintetizzando in un unico flusso sonoro meraviglia psichedelica, progressive, garage rock e lo-fi.
Jonny Bell, poi, impegnato anche al basso, canta ricordando da vicino la disperazione di Pall Jenkis dei Black Heart Procession (che tra l’altro hanno pronto un nuovo disco, che proprio la Touch & Go non è più in grado di far uscire).
I Crystal Antlers si prendono tutta la libertà di cui hanno bisogno per far esplodere la loro musica in un fluido lisergico in cui il sound è tanto importante quanto gli arrangiamenti, sempre molto sofisticati.
Tentacles è un disco senza tempo, lontano dalle mode, fatto di sudore, urla disperate, Amore per la musica e qualche funghetto. Insomma, un gioellino da non farsi scappare.
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