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Come Le Foglie: Aliante

A volte ritornano. Fra le tante reunion a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, questa dei Come Le Foglie è sicuramente una delle più bizzarre. Perché? Tutto comincia a Milano nei favolosi anni '70...

Come le foglie

Aliante

(Cd, Vololibero)

folk-rock, psichedelia

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Meteore nella variegata scena musicale italica dei primi ’70, dei Come Le Foglie si è sentito sussurrare dai cronisti di quella stagione ma non si è mai avuta alcuna testimonianza discografica diretta.

Affascina, più che il disco in sé, la storia di questi tre distinti signori che si ritrovano a metà del decennio scorso e cominciano a pianificare un ritorno che nessuno si aspetta ma che per loro era evidentemente necessario (certo non possono essere accusati di inseguire chissà quale profitto economico). Del trio, l’unico rimasto con continuità nel mondo della musica era stato finora Attilio Zanchi, apprezzato contrabbassista jazz.

L’Aliante è un lavoro diviso in due parti: Ali raccoglie le nuove incisioni della band, mentre Ante contiene vecchi brani registrati in versione demo all’epoca della prima vita dei Come Le Foglie.

Il suono è inevitabilmente datato: echi di Joni Mitchell e Cat Stevens in salsa psichedelica, melodie imparentate con la P.F.M. e i Dik Dik, qualche spruzzo di jazz nel basso del già citato Zanchi, un omaggio a James Taylor (T.J.).

Il battaglione di musicisti (e che musicisti!) che ha accompagnato in studio i tre rende possibili gli elaborati arrangiamenti ideati per l’occasione: in questo si sente la sicura padronanza del mezzo musicale dei Come Le Foglie.

Il libretto del cd risulta un documento interessante quanto il disco stesso: vengono raccontati sia il percorso di ogni singola canzone dalla sua nascita fino all’incisione, sia la strada che ha condotto a questa anomala reunion.

Un lavoro sicuramente ben pensato ed eseguito, altrettanto sicuramente anacronistico, evidentemente sentito e sincero da parte degli autori. E filologicamente assolutamente interessante.

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Vittorio Arena
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