Cinemavolta
Love, Party o Altro?
(Silent Groove)
funk, pop
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Quando si pensa ad un nome come Cinemavolta non si può fare a meno di sentirsi al sicuro. Nati a Montichiari (Brescia) nel 1998 e ispirati dal cinemavolta aperto da Joyce a Dublino nel ‘900, i Cinemavolta si distinguono nel panorama italiano come una garanzia raggruppando tutta una serie di successi: un primo album Weekend nel 2005 sotto l’etichetta Casasonica, un tour di 2 anni in cui hanno spesso e volentieri aperto le performance dei Subsonica, una versione acustica di Weekend nel 2006 gentilmente rinominata Weakend, un EP Guerra Fredda nel 2009 prodotto durante il tour francese, e infine il doppio album del 2013 formato da una parte prettamente funky intitolata Love, Party o Altro? e una parte acustica intitolata semplicemente Altro.
Love, Party o Altro? è stato ultimato da Byron Hosking a livello di mix e mastering a Londra ai Lab Studio di Drew Horley e conta tra le varie collaborazioni nomi del calibro di Bobby Soul (voce di Atroci e Blindosbarra), Gabby Lewis (cantante hip hop di Dallas), la cantante veronese Emily Guerra e il talento bresciano Daniel Rays. Da questo capolavoro Love, Party o Altro? è stato poi prodotto anche il vinile del singolo Relativo remixato da Ski Oakenfull, tastierista e produttore di Galliano, Incognito e Talkin’ Loud.
Potrei scrivere un libro declamando la carriera dei Cinemavolta in quanto il loro substrato incorpora caratteri dell’ambito musicale ovviamente, ma anche letterario se pensiamo alla collaborazione con lo scrittore Luca Ragagnin, e cinematografico invece con la produzione e partecipazione a diversi progetti con personaggi come Claudio Bisio.
Con il loro Love, Party o Altro? propongono un pout pourri di emozioni strumentali per palati sopraffini; è quasi palese, senza la necessità di un orecchio esperto, la capacità maturata dagli albori ad oggi, capacità ed esperienza che hanno portato i Cinemavolta a creare un album che senza pretese si presta fin troppo bene a qualsiasi tipo di atmosfera garantendo sempre un calore a dir poco familiare. In alcuni punti abbiamo richiami alla black music e sicuramente in ogni singolo passaggio ci deliziano con una sicurezza dei propri mezzi ed una sincronia quasi allarmante.
Il primo singolo è Provincia Escape: basso incalzante, ritornello fluido, coinvolgente; in Questa Volta Sembra Diverso, dopo un incipit sensuale e un funky sofisticato, i Cinemavolta ci sorprendono con un po’ di sano hip hop americano. Millevolte ricorda un’atmosfera molto chillout e ci insegna che “non sono gli anni ma quei centesimi a fare i giorni sempre più bui”; si prosegue arrivando alla apostolica Dio Funky in cui possiamo rilassarci con uno scoppiettante duetto con Bobby Soul. Velocemente ma non troppo si arriva al brano conclusivo Funk Da Baita che ci propone una vero e proprio funky “ignorante-ma-geniale” che chiude nel migliore dei modi un disco che faresti ripartire per un secondo ascolto senza ripensamenti.
A mio giudizio è una grande prova quella sostenuta dai Cinemavolta: Love, Party o Altro? riconferma a pieni voti l’idea che già ci eravamo fatti in passato: un funky carismatico ma elegante e vibrante vince a tavolino se porta in campo l’esperienza e la bravura di questi professionisti bresciani.
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