Chemical Brothers
Hanna
(Cd, Virgin)
(crossover, breakbeat, big beat)
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A breve distanza dal lavoro fatto dai Daft Punk per il film della Disney Tron Legacy, ecco un altro nome di punta come i Chemical Brothers cimentarsi nella realizzazione della colonna sonora per il thriller Hanna.
Hanna è un esperimento inedito, dove c’è del buon materiale, dai suoni ipnotici di carillon, a brani più serrati per le scene d’azione, fino ad arrivare a “trad” rock appena sporcati di elettronica.
Prima di prendere in esame le tracce, c’è da fare una breve premessa, ovvero che come colonna sonora per il film calza a pennello, dove la giusta tensione si propaga per le scene di azione, mentre un’elettronica d’ambiente abbastanza raffinata fa da corretto sfondo per le scene ad andatura più lenta.
L’album si apre con una simpatica introduzione, carillon filtrati da porte logiche lasciano appena il tempo di trovarsi di fronte a materiale molto valido. Infatti Escape 700 è il brano che non ti aspetti, che comincia lento e torbido, mentre poi si srotola su un tappeto electro con uno sfondo rock.
Dopo un secondo intermezzo (non pubblicitario) c’è Devil Is In The Details, dai toni ironici e quasi fiabeschi, che oscillano tra folclore circense e parodia dell’orrore. Invece spicca per un curioso spettro sonoro la criptica Quayside Synthesis, horror ambient in grado di accumulare tensioni elevate.
Non male nemmeno Devil Is In The Beats, dove il tema di fondo è simile, mentre i ritmi giocosi sono sostituiti con battiti ed effetti, con un tocco ti voci robotiche a completare il tutto.
Di rilievo anche l’arpa elettronica di Arp Chase, che disegna piroettanti melodie in un crescendo di tensione.
L’album ha venti tracce, tutte molto funzionali al film, cosa che si potrà apprezzare al meglio quando questi uscirà. Nel frattempo si può affermare che è un album di buon livello, dove improvvisazione electro, contorno alt rock e una gran padronanza dei propri mezzi comunque riescono a fare la differenza.
Alcuni sostenevano che il loro lavoro è superiore a quelli dei Daft Punk per Tron:Legacy, anche se a me non risultano competizioni ufficiali per i due album. Quello che è oggettivo, invece, è che i ‘Punk, insieme ad Underworld, Leftfield e ad altre formazioni, sono considerati più influenti per quanto riguarda le innovazioni introdotte e il materiale prodotto negli anni ’90.
Diatribe a parte, il lavoro offre interessanti spunti, tensioni e centrifughe crossover diventate ormai impronta riconoscibile nell’immaginario Chemical.
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