Chandra
Hic et Nunc
(CD, Autoproduzione)
jazz, progressive rock, psichedelia
[strarreview]
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Chandra è il nome di un telescopio orbitale della NASA costruito per l’osservazione del cielo a scopo di ricerca e sperimentazione. Sembra proprio una scelta non casuale per il nome di battesimo di questa band, che ha appunto gli stessi obiettivi e funzioni del telescopio.
Il progetto Chandra nasce a Bologna nel 2002 da un’idea di Antonino Barresi e Antonio Sollazzo, entrambi ex-KYO. Dopo la prima demo del 2003, il loro sound diventa più definito, appropriandosi delle influenza della scuola inglese di Canterbury (Soft Machine, Caravan), suoni psichedelici e floydiani ed anche una similitudine con quel rock progressivo che fu dei King Crimson periodo ’70-’74.
Il progetto prevede nelle loro esibizioni live una forma di arte totale tra suono e visione con altri collaboratori: Marilia Cunha, acrobata e trapezista brasiliana, esprime le sensazioni musicali dei brani tramite figuree corporee ed evoluzioni su un tessuto ed il poeta lucano Yzu, con le sue maschere, è il contatto ideale tra la band e il pubblico.
Hit et Nunc è il loro primo vero disco, un esordio coraggioso ed ambizioso. Il sound dei Chandra è particolarmente ricercato, ben udibile nella lunga traccia strumentale Danae, pretenziosa trasposizione musicale delle sensazioni suscitate dai musicisti dalla visione di un quadro di Klimt. Una lunga intro di flauto, per poi finire in un’ esplosione di ritmo e musica. La title-track Hic et nunc è un valido esempio di tutta l’espressione artistica dei Chandra, in una magica atmosfera acustico/psichedelica con un vorticoso finale in crescendo.
Un disco non facile come impatto ma che merita un ascolto attento e che saprà ben ricompensare chi non si accontenta dei soliti clichet, ma pretende che la musica sappia osare.
http://www.myspace.com/chandraband
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