AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Caveleon: recensione di Sometimes I’m Still Drowning

L’ambizioso progetto dei Caveleon di mettere insieme 3 EP diversi per dare origine a un unico e rappresentativo album è l’esempio di come puntare in alto sia l’unica direzione possibile per creare qualcosa di unico.

Caveleon

Sometimes I’m still drowning

(LP, Costello’s/Believe Digital)

folk, indie, elettronica

_______________________

SOMETIMES I'M STILL DROWNING_recensioneI Caveleon nascono dall’incontro fra il compositore polistrumentista e cantautore Leo Einaudi, la cantautrice Giulia Vallisari, il compositore Federico Cerati e il batterista Agostino Ghetti. La loro unione ha come obiettivo creare un sound inedito e suggestivo, in bilico tra atmosfere folk, indie e rock immerse in sonorità elettroniche, sempre con un occhio di riguardo a una certa vena cantautorale. Ma la loro ambizione non si ferma qui e, trovata la quadra a livello musicale, si lanciano in un progetto molto più grande: pubblicare tre EP che andranno a comporre il loro album d’esordio.

Nasce così Sometimes I’m still drowning, una sorta di moderno Frankenstein formato da tre EP distinti, usciti tra marzo e settembre 2021, che trattano temi diversi, ma che solo visti nell’insieme di un’unica release assumono il loro reale significato. A partire dal titolo, che prende forma uscita dopo uscita.

Sometimes è il primo capitolo della trilogia ed è il risultato di un’immersione nella natura del singolo, un viaggio in un luogo sicuro, ma in continuo mutamento. Sometimes I’m still è invece dedicato all’intimità umana, un percorso fatto di mille domande che non sempre trovano una risposta, ma che in questa incertezza regala anche una certa libertà. E infine l’ultimo EP che porta alla quadratura del cerchio e all’uscita del disco vero e proprio.

Sometimes I’m still drowning è il concetto che sta alla base e che racchiude i significati di tutti i brani. Ogni tanto ci si sente ancora annegare nelle paure e nella grandezza di ciò che ci circonda. Ma proprio questo annegare ci fa vivere ogni cosa, inclusa la musica, in modo più totalizzante e alla fine anche le emozioni più contrastanti, fuse in questa specie di unico brodo primordiale, trovano il loro posto e la loro ragion d’essere.

Viste nel loro insieme, le tre produzioni si amalgamano e fondono sapientemente a creare un universo dalle mille sfaccettature, che si rispecchiano anche nella fusione dei generi musicali che danno origine al loro suono. Un suono semplice ma raffinato, immaginifico, pronto a portarci in posti nuovi a ogni traccia.

Con Sometimes I’m still drowning i Caveleon hanno dimostrato che saper osare ripaga. Non solo nell’ambizioso processo creativo, che in 7 mesi li ha portati a realizzare 3 lavori diversi ma capaci di coesistere in modo tale da realizzarsi davvero solo nella loro interezza, ma soprattutto nella ricerca di un suono rappresentativo, dal sapore internazionale, d’avanguardia ed evocativo.

Gli ultimi articoli di Simona Fusetta

Condivi sui social network:
Simona Fusetta
Simona Fusetta
Articoli: 397