Casa Del Vento
Articolo Uno
(Cd, Mescal)
rock, folk
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Dovrebbe essere diffuso nelle scuole, allegato ai libri di testo, questo nuovo, ennesimo validissimo lavoro del combo aretino della Casa Del Vento, realizzato con il contributo di alcuni enti pubblici toscani e con il supporto dello SPI CGIL di Arezzo.
In questo modo, forse, si riuscirebbe a far capire agli studenti di oggi, futuri lavoratori (precari) di domani, l’importanza e la centralità di quell’Articolo Uno dal quale i nostri padri costituenti sono partiti più di sessant’anni fa nel redigere la Carta dei valori della nuova repubblica uscita dalle macerie della guerra.
Saprebbero che quando si parla di lavoro, di diritti negati, di conquiste rivendicate, di lotte sociali, è di vita, e purtroppo anche di morte, che in realtà si sta parlando. Conoscerebbero così la storia di 7 ragazzi italiani, morti carbonizzati in una fabbrica di Torino ma di proprietà tedesca, nel dicembre di un paio d’anni fa. Oppure quella ormai lontana degli operai toscani del fabbricone capaci di ribellarsi al signor padrone Quando Fischiava La Sirena. Oppure ancora quella dei tanti migranti che una volta giunti in Italia si accorgono che Fatica E Sudore non hanno lo stesso colore.
E di tutto questo, ed altro di più, ne verrebbero a conoscenza a suon di sano, energico rock, suonato con la forza di sempre da una Casa Del Vento capace a tratti anche di stupire, con distorsioni ed inquietudini punk disseminate qua e là ad arricchire il già collaudato substrato sonoro di stampo folk.
Tra una traccia e l’altra, le voci in presa diretta degli uomini e delle donne protagonisti, loro malgrado, di quelle storie cantate e musicate, da Ciro Argentino della Thyssenkrupp di Torino a Mario Giusti del Fabbricone di Arezzo, da Mohamed Chafferdine Mahoud, migrante tunisino, agli inserti teatrali di Ascanio Celestini e ai dialoghi tratti dal film di Paolo Virzì, “Tutta La Vita Davanti”.
Dovrebbe essere diffuso nelle scuole questo inedito Articolo Uno. Ma purtroppo non lo sarà. E allora, ragazzi, fate in modo di non perderlo. Compratelo, scaricatelo, ascoltatelo, ballatelo, piangetelo e, soprattutto, fatelo vostro, nel profondo del cuore.
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