Carolina Bubbico
Il Dono Dell’Ubiquità
(Sun Village Records)
pop funk, pop jazz, jazz funk, disco funk, africana tradizionale
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Carolina Bubbico rappresenta, esattamente, ciò di cui il pop italiano ha bisogno: cultura e coraggio.
Le quindici tracce che compongono Il Dono Dell’Ubiquità si rivelano divertenti e ballabili, oltre che largamente contaminate e arricchite dalle influenze della cosiddetta black music, in tutte le sue forme.
Nell’album si intrecciano, amalgamati in una salsa piuttosto radiofonica, generi quali il funk (Bimba, Respirare), il jazz (Hey Mama, Beverly Hills) e persino l’hip hop dialettale (con una punta di raggamuffin), carta di identità per collettivi quali i Sud Sound System e artisti come Speaker Cenzou, nel brano Italianità, il quale annovera anche la collaborazione di Davide Shorty e Serena Brancale.
Non manca, inoltre, un occhio di riguardo verso la tradizione musicale nostrana nelle stesure vocali proposte e in alcune composizioni, come quella di Margherita, brano d’autrice che, per quanto non tratti una tematica particolarmente originale, lo fa con sensibilità attraverso poetiche immagini quotidiane, e nella Contiana (inteso come Paolo) Santa Croce Liberata, impreziosita dalla partecipazione del violoncellista albanese Redi Hasa, nome noto nell’underground italiano.
Da sottolineare è l’attenzione della musicista leccese verso la cultura africana e i suoi suoni, fortemente presenti sia in Tabù (con piacevoli ritmiche tribali) che, a tutto tondo, nella semi-conclusiva Voyage, realizzata assieme al maliano Baba Sissoko, alla quale segue infine una chiusura dubstep di circa quaranta secondi (Skit 2) curiosamente, ma solo teoricamente, fuori dal coro, quasi a provare come l’evoluzione musicale altro non sia che un riciclo continuo di idee.
In ultima analisi, possiamo affermare come Il Dono Dell’Ubiquità sia un lavoro pop rispettoso verso le diverse culture e tradizioni che lo alimentano e in cui Carolina Bubbico si dimostra un’artista abile nel far convivere mondi differenti (anche molto distanti) all’interno della propria arte, mantenendone l’integrità e il valore storico.
Sito Ufficiale: carolinabubbico.it
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