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Carmen Consoli presenta il suo nuovo album, Elettra

Siamo andati ad incontrare Carmen Consoli in occasione della presentazione alla stampa della sua ultima fatica, Elettra. L'amore, il rapporto col padre, la Sicilia, Battiato, la mercificazione del corpo della donna e le amiche musiciste (Rei e Turci): le chiacchiere e le prime impressioni sull'album

carmenconsoli2009È una Carmen diversa, quella che appare sulla copertina di Elettra. È una Carmen quasi tragica. I capelli mossi e selvaggi, che si ripiegano su loro stessi come i serpenti sulla testa della Medusa, lo sguardo fermo e severo che sfugge agli occhi dell’osservatore, un angolo di pelliccia bianca e un po’ kitsch che si intravede sulla spalla. La bocca è sensualmente semischiusa, e sul labbro inferiore è appoggiato un ciondolo rappresentante due cuori trafitti.

Già, l’amore. Il tema centrale del disco, come viene detto in una strofa dell’ultimo brano, Ventunodieciduemila: brindiamo all’amore materno, filiale, carnale/brindiamo all’amore promiscuo, fedele e spirituale. Amore sfaccettato e mai semplice, forte, un amore contorto e tormentato. Tragico, appunto.

Ed è la stessa Carmen, durante la conferenza stampa avvenuta presso la sede della Universal, subito dopo la proiezione del video del suo nuovo singolo Non Molto Lontano Da Qui, ambientato in un bordello d’altri tempi, a fare luce su questo aspetto.

“È un disco che ho realizzato dopo la scomparsa di mio padre, è dedicato a lui. Per questo ho rievocato la figura di Elettra: non certo per il fatto che si è accoppiata con il padre, ma perché la considero un simbolo dell’amore paterno. Un amore meno scontato rispetto a quello materno, un amore più sottile e maturo. A mio padre ho dedicato la canzone Mandaci una Cartolina. Lui era un uomo molto ironico, e a volte diceva: «Quando morirò, vi manderò una cartolina»”.

Carmen Consoli è particolarmente legata al padre anche perché è stato lui, un chitarrista, a trasmetterle l’amore per la musica.
“È anche per questo che ho trovato subito una grande affinità con Marina Rei”, aggiunge Carmen, parlando delle sue amicizie con altri musicisti. “Marina è un’ottima batterista, come lo era suo padre che le ha insegnato a suonarla. È un po’ quello che è capitato a me”.

Carmen a questo punto non poteva non citare Paola Turci, un’altra sua grande amica nonché collaboratrice. “Paola è molto brava a parlare di amore, quando lo fa , tocca delle corde molto profonde. Inoltre mi aiuta a gestire la mia voce, mi dà molti consigli al riguardo”. Non poteva poi mancare un commento sul suo conterraneo Franco Battiato. “La mia scrittura è piacevolmente influenzata da lui. Poco tempo fa ho riascoltato un suo vecchio disco e mi sono meravigliata di quanto fosse ancora attuale. Usa molto il frammento, che è un modo molto efficace di comunicare”.

È proprio Franco Battiato a collaborare con Carmen nel brano Marie Ti Amiamo, dominata da ritmi ancestrali rubati alla tradizione siciliana e araba. Infatti Elettra, se da un punto di vista musicale ripercorre più o meno fedelmente il sentiero tracciato dal precedente Eva Contro Eva, dal punto di vista dei contenuti sembra rivelare un grande attaccamento, non ancora rievocato in modo così esplicito, alla Sicilia. Soprattutto nella canzone La Finestra, in cui Carmen offre uno spaccato della società siciliana che cambia, soffermandosi soprattutto con ironia e sarcasmo sugli “arricchiti”, quelli che hanno fatto i soldi e cercano di rinnegare, con risultati involontariamente comici, le proprie origini.

Il brano più toccante è proprio quello che dà il titolo all’album. Parla di una prostituta che si innamora di un suo cliente, “ma”, ci tiene a precisare Carmen Consoli, “Elettra non è Pretty Woman. Non viene salvata, si propone al suo amante per essere salvata”. In questa figura c’è dignità, quella stessa dignità che oggi, sempre secondo la Cantantessa, viene a mancare nel modello di donna che ci viene proposto dai media. “E sì che in passato abbiamo avuto grandi esempi di donne eleganti e sensuali che non erano per nulla volgari: Sophia Loren, Anna Magnani, Ingrid Bergman… Oggi bisognerebbe far capire alle donne che sono belle anche senza avvilire il proprio corpo”.

E sembra proprio che Carmen, tragica, forte e bellissima, come è immortalata sulla copertina del disco, nella tentazione di scendere a compromessi non ci sia mai caduta.

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Sofia Marelli
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