Califfo De Luxe
Un anno in un giorno
(Cd, La stanzetta/Goodfellas, 2008)
ska
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Un anno in un giorno si autodefinisce sin dall’inizio con un concentrato di ritmi e suoni d’oltreoceano. Lo ska, il reggae e qualcosa di pop. Il tutto in un album che parla d’amore, di attimi vissuti tutti d’un fiato, di vita.
Il tempo scandisce Un anno in un giorno tanto testualmente quanto musicalmente. Un esempio lo dà il brano d’apertura, Favola ad ore. Risponde all’appello della classe ska oltre che ad una concezione temporale originale. Quando mai si è sentito parlare di una favola ad ore?
La rappresentazione di ciò che brucia in un istante è uno degli obiettivi della band veneta. I Califfo De Luxe hanno maturato la loro esperienza musicale calcando i palchi di Germania, Austria, Croazia e Canada. Portano avanti, in questo modo, un percorso artistico iniziato nel 2001 in un territorio tanto sensibile alle influenze sonore esotiche.
In Un anno in un giorno la costante ska/reggae, si alterna a momenti di ricerca pop. Seppur musicalmente modificato, si riconosce il brano dei Matia Bazar, Stasera che sera, nell’ottava traccia dell’album. Mentre una scelta del tutto originale è quella di rievocare il brano Tetris, dell’omonimo gioco. Un brano familiare alla maggioranza, contestualizzato in un ambiente che non è il suo, all’interno del quale sembra però trovarsi perfettamente a suo agio. Gli strumenti portanti sembrano essere i fiati che predominano la scena.
Sono sempre i tromboni ad orientare il tempo melodico nel brano che dà il titolo all’album, Un anno in un giorno. Brano che esplica la filosofia portante dell’intera produzione nelle parole “domani non avrò più bisogno di un anno che passa in un giorno per rendere ogni mio sogno realtà”.
Si dice spesso che per sognare bisogna puntare in alto. E di riferimenti al cielo non mancano nei Califfo De Luxe: un cielo che ospita “un letto di note blu”.
Cafè Vesuvio funge da brano di chiusura secondo le modalità dei live. Ogni strumento si presenta, esibisce il proprio virtuosismo ed attende l’applauso della folla. Cafè Vesuvio è però in realtà solo una finta chiusura perché a chiudere Un anno in un giorno ci pensa la versione remix del brano Incoscienza.
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