Bud Spencer Blues Explosion
Next Big Niente
(La Tempesta Dischi)
garage blues, psych-rock, oriental-wave,fuzz, space ambient, groove etnico, trip-hop
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“I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto”. (Giacomo Leopardi)
A distanza di cinque anni dal precedente Vivi Muori Blues Ripeti, i Bud Spencer Blues Explosion tornano on the road per presentare il nuovo album Next Big Niente (quinto in carriera), edito per La Tempesta Dischi e anticipato dall’uscita dei singoli Vandali, Stranidei, Medioriente, Miku五 e Insynthesi.
Il poliedrico duo romano (progetto nato nel 2007 sull’onda di quella formula sdoganata da White Stripes e Black Keys e oggi realtà affermata sia in ambito nazionale che internazionale, in virtù di un’intensa attività live e di diversi riconoscimenti acquisiti) composto dal chitarrista-cantante Adriano Viterbini e dal batterista Cesare Petulicchio continua ad alimentare, sulla scia di Vivi Muori Blues Ripeti, una sinergia artistica fatta di talento, estro e passione, come semi che sopravvivono grazie al prezioso contributo delle contaminazioni, ripartendo sia da quel principio scientifico per cui nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, sia da quel grande niente percepito come una tela bianca su cui poter rappresentare la fertile convivenza tra realtà e immaginazione.
Ergendosi a raccordo tra passato analogico e presente-futuro digitalizzato, con l’utopia che l’avvento di un “prossimo nulla” possa liberarci dalla morsa asfissiante del “tutto” attuale, i Bud Spencer Blues Explosion assecondano nuove e stimolanti opportunità creative, “germogliate un po’ per caso, un po’ per fede”, rintracciando la bellezza di fantasticare verso direzioni sonore in grado di aggiungere eterogeneità cromatica, libertà espressiva e linguaggi dal sapore etnico e ludico al proprio spazio polifunzionale.
Così, nella sua progressione poliritmica in cui parole e musica (cinque canzoni cantate e altrettante strumentali) si intrecciano attorno a un mix di divertissement e ironia pungente, lo spartito artigianale di Next Big Niente prende forma attraverso trip sensoriali e allucinati che, risvegliando la curiosità degli umarell dell’underground community, abbracciano un avant-rock caratterizzato da vocalità effettate e ovattate, atmosfere oniriche e spirituali, meditazione orientaleggiante, danze indigene dal groove etnico subsahariano, dilatazioni western-ambient e sonorizzazioni liquide e lisergiche dal flusso anfetaminico-tropicale (Come Un Raggio, con testo firmato da Umberto Maria Giardini).
Con una percezione fuori dal coro rispetto ai manierismi musicali pop della contemporaneità, insieme alla responsabilità e al coraggio di rischiare certe giocate ad effetto, i due polistrumentisti capitolini rielaborano il proprio habitat calligrafico mitigando quell’istinto ritmico di carnalità fuzz-blues hendrixiane per svelare scenografie e vibrazioni ancora inesplorate, in parte meno accattivanti, e avvicinarsi maggiormente a certe acrobazie fusion degli I Hate My Village (collettivo formato proprio da Adriano Viterbini, Fabio Rondanini dei Calibro 35 e Afterhours, Marco Fasolo dei Jennifer Gentle e Alberto Ferrari dei Verdena).
Pertanto, è proprio dall’idea utopistica e stravagante di un “prossimo grande nulla” che i Bud Spencer Blues Explosion traggono ispirazione per guardare il mondo con occhi diversi e sorvolare sulle paure tragicomiche di un presente sempre più instabile e in discesa, prendendo le distanze da ciò che siamo diventati: stupidi robot, pieni di manie su Dio e condannati alla nostalgia dei ricordi.
facebook/BudSpencerBluesExplosion
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