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Bodah: recensione di Nessun Incubo Per Il Sole

Fra viaggi lisergici e desert blues ecco Nessun Incubo Per Il Sole dei pugliesi Bodah. Consigliatissimo agli amanti dei Woven Hand.

Bodah

Nessun Incubo Per Il Sole

(Trulletto Records/Believe Music Italia)

Psichedelia, alternative blues

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Pensato dal pugliese Marco Meledandri il progetto Bodah è un interessantissimo viaggio fra psichedelica e desert stoner molto affine ai Woven Hand di David Eugene Edwards.

Già dalla prima traccia di questo Nessun Incubo Per Il Sole intitolata 1 Gennaio, si percepiscono sonorità lisergiche e stranianti piene di energia.

Alligatore D’Agosto si avvicina a sonorità blues/country ma comunque macchiate di psichedelica beat e mi ricorda alcune produzioni de Il Pan Del Diavolo. Un brano che mi piace molto.

Sulla stessa linea si piazza la seguente Filastrocca Per Una Strega, seguita dalla brevissima strumentale Pazuzu.

Con la ballad Nel Giorno Del Sabba, ci si avvicina alla chiusura con la lunghissima Nessun Incubo Per Il Sole che da il titolo all’album. Un brano di circa 10 minuti (circa un terzo dell’intero lavoro) di pura psichedelica che mi ricorda parecchio i già citati Woven Hand, non tanto come clone ma come fonte di ispirazione e di creatività.

Bellissimo progetto questo d’esordio dei Bodah.

https://www.youtube.com/watch?v=-ii8tGfRr8w

https://www.facebook.com/bodahband/

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Fabio Busi
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