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Bob Dylan, Recensione concerto Roma, Atlantico Live, 6 novembre 2013

Bob Dylan conferma il suo feeling con l'Italia e per la tappa a Roma del suo tour rivoluzione la scaletta, pescando a piene mani tra i classici della sua discografia. Un concerto di quelli che non si dimenticano facilmente

Bob Dylan

Atlantico live, Roma 6 novembre 2013

live report

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Bob-Dylan-recensione-concerto-romaIrriconoscibile. Ha smentito tutte le ragioni di chi sosteneva che assistere ad un suo concerto ormai non ha più senso, che è meglio ricordarlo ai tempi d’oro. Invece ieri sera, 6 novembre, prima delle due tappe previste nella Capitale e terza tappa in Italia dopo Milano, Robert Allen Zimmerman, o meglio conosciuto come Bob Dylan, ha lasciato tutti a bocca aperta all’Atlantico Live. Nessuno certamente si aspettava una scaletta così rivoluzionaria dopo che nelle altre date del tour dell’album Tempest, uscito più di un anno fa, il cantautore americano per eccellenza si era limitato ad eseguire i brani nuovi.

Poi l’arrivo in Italia: se Mr. Dylan sia stato conquistato dal fascino italico resta un mistero, ma già dalle due date di Milano, dove aveva concesso una variazione della scaletta per lasciar posto ad un paio di brani storici, si percepiva aria di unicità, che a Roma ha colto tutti di sorpresa. (che abbia quasi voluto richiamare alla memoria i tempi trascorsi nella città eterna quando comprò addirittura una casetta in Piazza di Spagna?)

Dylan esce, puntuale come sempre, si siede al piano e attacca con Leopard-Skin Pill-Box Hat  (da Blonde on Blonde, 1966) seguita da un’inconfondibile Don’t think twice, it’s all right: era già chiaro che sarebbe stata una serata fuori dal comune. I brani classici si susseguono uno dopo l’altro, da Queen Jane Approximately ad Highway 61 Revisited (entrambe estratte dall’omonimo album Highway 61 Revisited). Poi eccola, ultima canzone prima del bis, unico elemento invariato rispetto alla scaletta di Milano, All along the watchtower: parte con un arrangiamento nuovo (del resto ogni canzone dalla prima all’ultima erano state unicamente storpiate), ma le parole ed il giro di chitarra sono inconfondibili. E’ Like a rolling stone, che non era mai stata suonata in nessuna data del tour. Il pubblico è in delirio.

Due ore piene di puro blues hanno fatto dimenticare i disagi per l’attesa dell’apertura dei cancelli, per l’impossibilità di effettuare riprese e foto e per il costo alto del biglietto, non proprio anti-crisi. La band dà il massimo e Dylan è in splendida forma: sembra aver riacquistato la voce e la grinta di un tempo, si diverte più di tutti, sorride soddisfatto e si cimenta anche nell’italiano: “Grazie, amici!”, ringrazia il suo pubblico, di tutte le età. Ci sono i fan che l’hanno conosciuto agli esordi e quelli che ne conoscono la legenda, ma che hanno compreso come chi è grande davvero resiste al tempo e al ricambio generazionale.

Uno spettacolo senza precedenti dunque, di quelli che non si dimenticano anche per chi, come uno dei fan, ascoltava il grande bluesman per la 98esima volta! Allora, thank you Bob!

Ecco la scaletta dei brani del concerto di Bob Dylan a Roma, Atlantico Live, 6 novembre 2013:

Leopard-Skin Pill-Box Hat

Don’t think twice, it’s all right

Watching the river flow

Blind Willie Mc Tell

Honest with me

Make you feel my love

Tweedle Dee and Tweedle Dum

Queen Jane Approximately

Highway 61 Revisited

(Pausa)

Just lice Tom Thumb’s Blues

Ain’t talkin

Most likely you go your gay (and I’ll go mine)

Boots of spanish leather

The Levee’s gonna break

Every Grain of sand

Like a rolling stone

(bis)

All along the watchtower

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