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Beck: OAR

Torna Beck con le sue rielaborazioni di album del passato e lo fa con un simbolo della psichedelia di fine anni '60. OAR di Skip Spence viene trattato col groove di Beck che questa volta si tuffa nel mondo lisergico dell'ex batterista dei Jefferson Airplane

Beck

Oar

(Cd, Beck Record Club)

psichedelia

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Beck continua con le rielaborazioni di cd del passato e lo fa in maniera egregia con questo Oar di Skip Spence, fondatore dei Moby Grape e anche per un certo periodo di tempo batterista dei Jefferson Airplane. Skip Spence, musicista e cantautore canadese ha avuto una grande influenza sul folk psichedelico della seconda metà degli anni ’60 e Beck in questa riesecuzione ha colto in pieno le atmosfere dell’originale riuscendole ad impreziosire con le sue sonorità.

Come di consueto, Beck,  per rielaborare l’album di turno si avvale di musicisti amici e, per questo tributo alla psichedelia si avvale di Wilco, Jamie Lidell e Leslie Feist.

Si parte con il folk di Little Hands per poi proseguire con uno dei brani di punta, un gioiello blues-psichedelico chiamato Cripple Creek.

Con Diana varchiamo la soglia della psichedelia visionaria e ci avviciniamo alla marcetta Margaret-Tiger Rug.

In Weighted Down, caratterizzata dalle sonorità tipiche di Beck, siamo in piena epoca Flower Power e nulla potrebbe stare meglio del cantato di Feist che qua si avvicina molto ad una Patti Smith meno dannata.

Psichedelia e sperimentazione anche per War In Peace, mentre Broken Heart avanza struggente.

Quasi gospel acapella la successiva All Come To Meet Her che ci conduce a Books Of Moses uno dei brani più ritmati e piacevoli dell’album.

Dixie Peach Promenade è totalmente stravolta e si accosta ancor di più agli standard del primo Beck.

Aumento di BPM per Lawrence Of Euphoria, decisamente brano migliore dell’album insieme alla conclusiva Grey/Afro: un autentico lisergico rito tribale.

www.beck.com

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Fabio Busi
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