Beck
Oar
(Cd, Beck Record Club)
psichedelia
_______________
Beck continua con le rielaborazioni di cd del passato e lo fa in maniera egregia con questo Oar di Skip Spence, fondatore dei Moby Grape e anche per un certo periodo di tempo batterista dei Jefferson Airplane. Skip Spence, musicista e cantautore canadese ha avuto una grande influenza sul folk psichedelico della seconda metà degli anni ’60 e Beck in questa riesecuzione ha colto in pieno le atmosfere dell’originale riuscendole ad impreziosire con le sue sonorità.
Come di consueto, Beck, per rielaborare l’album di turno si avvale di musicisti amici e, per questo tributo alla psichedelia si avvale di Wilco, Jamie Lidell e Leslie Feist.
Si parte con il folk di Little Hands per poi proseguire con uno dei brani di punta, un gioiello blues-psichedelico chiamato Cripple Creek.
Con Diana varchiamo la soglia della psichedelia visionaria e ci avviciniamo alla marcetta Margaret-Tiger Rug.
In Weighted Down, caratterizzata dalle sonorità tipiche di Beck, siamo in piena epoca Flower Power e nulla potrebbe stare meglio del cantato di Feist che qua si avvicina molto ad una Patti Smith meno dannata.
Psichedelia e sperimentazione anche per War In Peace, mentre Broken Heart avanza struggente.
Quasi gospel acapella la successiva All Come To Meet Her che ci conduce a Books Of Moses uno dei brani più ritmati e piacevoli dell’album.
Dixie Peach Promenade è totalmente stravolta e si accosta ancor di più agli standard del primo Beck.
Aumento di BPM per Lawrence Of Euphoria, decisamente brano migliore dell’album insieme alla conclusiva Grey/Afro: un autentico lisergico rito tribale.
Gli ultimi articoli di Fabio Busi
- Linda Collins: recensione di Choices - November 22nd, 2024
- Heat Fandango: recensione di Onde - November 18th, 2024
- swan·seas: recensione di Songs In The Key Of Blue - June 26th, 2024
- Intervista ai Coach Party - June 15th, 2024
- Tanks And Tears: recensione di Timewave - May 27th, 2024