Roma, 30 maggio 2013. Il Banco del Mutuo Soccorso ha ospitato RockShock in un hotel in zona Ponte Milvio a Roma per presentare in una nuova veste il loro disco più rappresentativo ed uno dei più importanti di tutto il panorama del rock progressivo italiano: Darwin! Alla conferenza erano presenti come membri della band la possente voce di Francesco Di Giacomo ed il talento compositivo di Vittorio Nocenzi, storico tastierista del gruppo.
Questa nuova versione è disponibile dal 28 maggio come cofanetto, in doppio CD o per la gioia degli audiofili in triplo vinile, che contiene la rimasterizzazione con un nuovo missaggio del disco originale uscito nel lontano 1972 e Darwin! Live, l‘esecuzione live integrale del disco in un concerto tenuto nell’Anfiteatro Romano di Cassino nel 2012. Ciliegina sulla torta è l’aggiunta al cofanetto di un libro di 32 pagine sulla storia del disco con foto d’epoca inedite. Ad impreziosire ancora di più il cofanetto è l’inserimento di un brano inedito Imago Mundi, composto da Nocenzi e con la partecipazione straordinaria di Franco Battiato. Se Darwin! racconta la storia dell’evoluzione della Terra e dell’uomo, Imago Mundi parla della loro involuzione, chiudendo come finale un discorso rimasto aperto quarant’anni prima.
Nocenzi e Di Giacomo sono stati cordiali e disponibili, creando un’atmosfera distesa e colloquiale. Hanno lodato il lavoro della Sony per la realizzazione del cofanetto, specialmente della versione in vinile, ormai tornato in auge tra gli appassionati di musica. In pratica tutto il meglio delle nuove tecnologie ha ridato nuova luce e lustro al vecchio master, realizzato su 8 piste con le 32 che normalmente si usano oggi.
Il Banco ha anche lodato la qualità della registrazione del Darwin! Live, dichiarando di non aver mai sentito un suono così pulito e di qualità nelle loro registrazioni live prima d’ora.
Ma non solo CD o vinili: Nocenzi ci ha raccontato di come il giorno prima Darwin! è diventato una concept-opera teatrale, inscenata a Velletri nel nuovo teatro G.M. Volontè. Darwin l’evoluzione? è un’opera collettiva, sintesi di teatro, video art, danza e musica, rielaborando tutta l’opera musicale su due fronti, come fu concepita allora: il pretesto scientifico delle teorie Darwiniane ma soprattutto la parabola sociale ed esistenziale di Darwin! inserita nel contesto odierno. Con Alessandro Haber ad interpretare la voce narrante di C. Darwin, come quella volta in una notte di giugno del 2009 a Frascati, a Villa Torlonia.
Abbiamo poi affrontato la questione del nuovo singolo Imago Mundi, per quadrare il cerchio aperto con Darwin!. Per il Banco, i tempi moderni sono l’involuzione dell’uomo e della società, con il ! messo dopo la parola Darwin per provare a pensare non con luoghi comuni (prova, prova a pensare un po’ diverso…).
Alla domanda di come mai è stato scelto Franco Battiato per il singolo inedito, il Banco ci ha risposto che l’artista Battiato gli piace molto, che è un artista autonomo che non cerca di piacere per forza ed ha la credibilità di un musicista che ha passato una vita a conoscere musica e a farla.
Imago Mundi è anche un videoclip per la regia di G. Amendola. Il videoclip è in bianco e nero con immagini di Greenpeace, semplice, ma che ti cattura. Imago Mundi non è una bonus-track, ma il vero e proprio finale di Darwin! E’ una creatura di Nocenzi, una semplice composizione matura di un’artista maturo, fatta con 2 accordi, come se fossero i passi del cammino di un uomo dentro la vita.
Ma Se il Banco dovesse far uscire un nuovo concept-album oggi od in un futuro prossimo, a quali tematiche si ispirerebbe? Il Banco ha risposto che intanto devono sentire il bisogno di fare musica quando arriva l’ispirazione, ma comunque sarebbe affascinati nel trasporre in musica la vita di Giordano Bruno, ma anche quello della vita di un ragazzo di 20 anni di oggi, ribadendo che ormai il tempo per ascoltare musica (non sentire musica) e per la riflessione interna è sempre più raro.
Per concludere, alla domanda: cos’è per voi l’evoluzione, un mix di coscienza, logica e tentativi? Il Banco risponde che c’è anche molto istinto, ma che solo quello non si costruisce nulla, bisogna fare dei tentativi. La verità in ognuno di noi sta nell’essere, non nell’Io, che è condizionato dalle regole indotte dalla società che non permettono all’uomo moderno di sviluppare al meglio i propri sensi.
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