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Avenged Sevenfold: Nightmare

"Now your nightmare comes to life", ma quello che ci viene spacciato per incubo non è altro che l'ingresso spalancato per un luogo dove rabbia, potenza e malinconia regnano sovrani. Ci si sente trasportati in una dimensione che consacra la crescita e la raggiunta maturità di un gruppo che non ha più bisogno di chiedere permesso.

Avenged Sevenfold

Nightmare

(CD, Warner Bros Records)

hard rock, heavy metal, metalcore

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Avenged Sevenfold- NightmareTre anni sono passati dal loro ultimo album. Tre anni in cui ne sono successe di cose. Prima fra tutte la scomparsa, prematura ed imprevista, del loro drummer The Rev. Un dolore che ha lasciato uno squarcio aperto e sanguinante nel cuore dei componenti della band. Un dolore che sembrava non permettesse loro di tornare al lavoro con quella grinta e quella forza a cui ci avevano abituato. Nonostante il loro nuovo album fosse già un embrione che attendeva solo di essere impiantato. Ed ora eccoci qui, ad una manciata di mesi di distanza, con in mano un nuovo lavoro. Un nuovo mondo chiamato Nightmare.

Un mondo in cui c’è tutta l’anima degli Avenged Sevenfold.

Undici brani che ci dimostrano la maturità compositiva e musicale che hanno raggiunto questi ragazzi. Iniziando dalla title-track, che ci trascina in un vortice che squassa le membra e ci porta immediatamente al cospetto di un sound hard ‘n’ heavy da fare invidia. E che è solo l’apripista per i pezzi a seguire che si inerpicano e poi corrono su sentieri scoscesi di riff potenti nonostante le sei corde sembrino solo appena sfiorate. Dove, quello del basso, è un ballo forsennato sotto il chiaro di luna. E dove scopriamo che, in onore di The Rev, si è messo dietro ai tamburi e ai piatti Mike Portonoy (Dream Theatre) il quale seguirà il gruppo anche per tutto il tour che, sembra, partirà a poca distanza dalla release dell’album.

Un universo costellato di rabbia e potenza, quindi, ma in cui fa capolino anche quella malinconia specchio di una nostalgia incalzante. Malinconia che pervade ballate come So Far Away e Tonight The World Dies, l’altra faccia di un lavoro completo, tondo. Cristallino e pericoloso come un lago ghiacciato.

Che sia una consacrazione, uno sfogo per urlare in faccia al dolore o, più semplicemente, un omaggio ad un amico, questo poco importa.

Quello che conta è la passione che trasuda da ogni nota.

Quello che conta è che è uscito un album da non farsi scappare.

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