The Bravo Maestros: recensione di Keep It Simple, Stupid!

I The Bravo Maestros offrono con Keep It Simple, Stupid! un esordio che è una gradevole ventata di pop 'vintage' mescolato a garage e una corposa dose di psichedelia.
RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.
I The Bravo Maestros offrono con Keep It Simple, Stupid! un esordio che è una gradevole ventata di pop 'vintage' mescolato a garage e una corposa dose di psichedelia.
All'esordio sulla lunga distanza - dopo un precedente EP - i misteriosi Fiesta Alba offrono con 'Pyrotechnic Babel' un viaggio sorprendente all'insegna della commistione di linguaggi sonori geograficamente e idelamente anche molto distanti tra loro.
https://fiestaalba.bandcamp.com/
Gianna Greco e Francois R. Cambuzat pubblicano - in pochissime copie e senza prevedere ristampe - la seconda registrazione (rigorosamente dal vivo) del loro pogetto Putan Club. Una performance che travalica rapidamente i confini della pura esibizione live per assumere i contorni di uno straniante rito pagano.
Con Flowers Are Blooming In Antarctica, Laura Agnusdei accompagna l'ascoltatore in un viaggio cosmico nelle profondità del mare.
Con God Hates Cowards, i Cowards presentano un secondo lavoro che allo stesso tempo è l'uscita da un tunnel: nove schegge taglienti in cui si mescolano rabbia e sofferenza, ma anche voglia di buttarsi alle spalle un periodo buio.
Con IN:titolo, Giulia Impache costruisce un esordio destinato a chi non si accontenta, a chi vuole farsi affascinare e incuriosire, a chi cerca nella musica che gira intorno qualcuno che tenti sentieri meno battuti.
Antidiva Putiferio, il nuovo disco di Rettore... Rettore?!? Ma, ancora?!? Era davvero il caso??
Affermatasi come uno dei 'nomi da tenere d'occhio' della scena 'indipendente' italiana, Whitemary con New Bianchini conferma ampiamente le attese, in un disco all'insegna di un connubio riuscito tra lavoro sui suoni e onestà emotiva.
Come Ahead, il nuovo lavoro di Bobby Gillespie, e dei suoi Primal Scream, è un lavoro più che mai autunnale, che parte da riflessioni esistenziali, per allargarsi in uno sguardo impietoso su tutto ciò che non va nei nostri tempi.
Tra sonorità lo-fi e sensibilità pop, per i Talk Is Cheap un esordio con buone idee e qualche incertezza.
Retrospective: I Thought, ovvero: un'anticipazione con cui Bryan Ferry preannuncia la molto più corposa raccolta che celebrerà mezzo secolo di carriera solista. Solo uno stuzzichino, ma in cui c'è che di saziarsi, decisamente.
Con Gone Is The Day, I Kodaclips restano 'fedeli alla linea' dello shoegaze, ma nel contempo sembrano voler dimostrare di poter anche guardare oltre, senza necessariamente limitarsi a fissarsi le scarpe.
Cinque anni dall'esordio, ma l'attesa non è stata vana: con Soft, le Bones UK centrano il bersaglio, e di mezzo c'è anche l'Italia.
Tim Bowness, più noto per il progetto No-Man, torna con Powder Dry, tra post-punk e suggestioni floydiane.
Torna Sara Tudzin con i suoi Illuminati Hotties: in Power, l'indie rock al femminile batte più di un colpo.