Tecnici, efficaci, brutali... I Six Days of May, dosano sapientemente gli ingredienti appropriati che fanno di Lymph un’esperienza intensa ed interessante
Crosses è innegabilmente un bel dischetto che non annoia, con dei pezzi che sembrano migliorare riascoltandoli; solo che da Chino Moreno ci si aspetta sempre qualcosa di speciale e il suo side project non lo è
Il synphonic metal continua a perfezionarsi: è un genere interessante da ascoltare e molto complesso da realizzare... bisogna essere veramente dei buoni musicisti, ed è ciò che i Norhod dimostrano d’essere con il loro full album d'esordio, The Blazing Lily
Regresion of human existance, il full album d'esordio dei Mary Brain, ha un titolo appropriato ai tempi che corrono e riflette piuttosto bene le atmosfere malinconiche e potenti dei brani heavy metal dark dei modenesi
I Korova Milkbar nel loro nuovo Ep Clown dosa sapientemente diversi elementi: il sound post-rock si stempera nel nu-metal tra arpeggi melodici, frequenze basse e accordi al vetriolo. Scaricalo gratis
La perdita di Jeff Hanneman è stato un duro colpo, sostituire il fondatore e compositore del gruppo sarà difficile. Nel frattempo gli Slayer stanno fecendo sold-out nel tour americano, hanno registrato qualche nuova track per il loro prossimo disco e sfornato una raccolta di B-sides and Rarities
From Beer to Eternity sarà l'ultimo lbum dei Ministry (?). Suona francamente bene, soprattutto se ascoltato a palla: è intenso e potente con testi particolarmente corrosivi nei confronti del establishment e del american nightmare
Dark Aura dei No Dawn non è l'ennesimo album di brutal death, bensì una produzione accurata, con pezzi interessanti, carichi di buoni accordi, orchestrazioni e programming, che in certi momenti ammicca al death svedese degli anni ‘90
Chandrasonic, il chitarrista degli Asian Dub Foundation, è un fiume in piena, nonostante abbia appena terminato un concerto. Con lui parliamo dl nuovo sound della band, di musica nel deserto e - soprattutto - di rivoluzione
Tornano gli Alice in Chains, indimenticati capofila del grunge. The Devil Put Dinosaurs Here di certo non è un'operazione commerciale, semmai un lavoro malinconico e introspettivo, influenzato dalla realtà attuale
Con l’EP The Intoxicated i Dyonisis ritornano alla grande, apportando nuovo ossigeno alle atmosfere un po’ stantie del gothic rock. Il quartetto di Sheffield arricchisce le proprie canzoni con i samples sognanti e ipnotici, propri del trip hop e reminescenze vocali anni ’70
Gore Solution dei Necrotorture rammenta il dilaniare dei cadaveri con la sega circolare, in una bruna pioggia di fluidi e polvere d'ossa. Cattivo, tecnico e senza compromessi: prendere o lasciare. Le due chitarre fanno la differenza: semplicemente incontenibili, basso e batteria schiacciasassi
Con Unstille, Nikita Kamprad e i suoi accoliti degli Der Weg Einer Freiheit ci conducono in un paesaggio solitario: tra i lamenti dei lupi e il battito di nere ali, dove solo sporadici raggi di luce filtrano nel soffocante intrico delle querce secolari. Black metal made in Germany
"...Questa volta ci siamo presi il tempo di sperimentare e di suonare...". Con Koi No Yokan, i Deftones aggiungono alle abituali tonalità cupe e clautrofobiche, nuove sfumature estremamente suggestive ed atmosferiche
I Bloodbound hanno scelto dei pezzi immediati con riff accattivanti, strizzando l’occhio al metal più ingenuo e scanzonato. In the Name of Metal invita al consumo di birra e al buon umore