Idiom è l'album d'esordio del duo synth-dark Trust The Mask, progetto elettronico in grado di coniugare melodie sintetiche dalle atmosfere retrò, ricerca di nuove contaminazioni multiculturali e certa sensibilità verso tematiche legate all'ambiente.
Col nuovo EP lowland, i veronesi Zugabe continuano ad affinare il proprio background sperimentale e far emergere interiorità e stati d'animo contrastanti, mescolando post-rock, slowcore, elettronica ambient e bagliori dream-gaze.
Un volto di scimmia primitiva dalle fattezze demoniache è l'artwork di copertina che rivela, in modo diretto, l'impronta sonica ed emozionale di Adriatic Desert, il nuovo album del duo vastese Le Scimmie.
Jalitah è il live album che documenta la collaborazione tra Iosonouncane e Paolo Angeli, due delle voci più autorevoli della Sardegna contemporanea, durante un tour teatrale realizzato nel 2018.
Pillole di Inquietudine Sociale è il nuovo album della band romana Alma Irata: un assalto al fulmicotone sorretto da furia hardcore, visioni ansiogene di psichedelia doom e dall'inarrestabile groove del crossover novantiano.
La Gente Che Sogna è il nuovo album di Lucio Corsi, un glam party che prende forma nel disincanto di fantasie narrative, tra cantautorato italiano e un'eccentrica anima rock'n'roll di matrice anglofona.
Gli Oil On Canvas continuano ad alimentare quell'idea di corrispondenza tra musica, mondo dell'arte, linguaggio visivo dei colori ed esperienze personali, immaginando le loro canzoni come fossero quadri esposti in una galleria d'arte.
Con questo nuovo album, i Dang Dang danno vita a un'ibrida texture stilistica dalle molteplici nuances sonore, rievocando l'epica di quel sound synth-centrico che già quarant'anni fa guardava al futurismo.
Con l'album d'esordio omonimo, sulla scia di una retrospettiva ascrivibile ai grandi classici del rock anglofono, i milanesi Neventies si rifugiano nella malinconia del passato per combattere il logorio della vita moderna.
Assonanze elettive con psichedelia shoegaze, penombra dub e certo dream-folk sintetico: questi sono soltanto alcuni degli ingredienti sonori presenti in Stereo Mind Game, il nuovo album dei londinesi Daughter.
Quello dei La Collera è un frizzante power rock radiofonico che sa di nostalgico viaggio a ritroso negli anni '90 e nei primi anni zero dell'alternative rock tricolore e di quel sound a tinte brit-pop.
Con Paranoid-Critical Method, i molisani Blind Ride hanno intessuto un disco più d’atmosfera rispetto al precedente, mescolando fitte trame di velluto gotico, vigore new wave e psichedelia garage punk.
Con Cracker Island i Gorillaz di Damon Albarn ribadiscono in maniera convincente quella che è la loro identità pop alternativa, dando vita a una poliedrica, elegante e godibile centrifuga bio di suoni e contaminazioni adatta per tutte le stagioni e latitudini.
L'album d'esordio degli Animanoir è un concept sulla caducità dei sentimenti e dei rapporti interpersonali, in cui ballate d'atmosfera si alternano a grintose e accattivanti pulsazioni hard rock.
Con This Stupid World gli Yo La Tengo tornano a raccontare le contraddizioni di un presente in perpetuo cambiamento, alternando ritmi motorik, saturazioni country-noise e melodie sussurrate.