Cerise è il disco d'esordio dei The Mills: mostra una marcata attitudine brit rock e garage punk anni '90che ci proietta immediatamente a Camden Town.
Ecco il trio alternative rock pisano I Segreti di Hänsel. Atacama è un concept album che si rifà al dualismo atavico tra la vita e la morte.
Il nuovo album dei Caluvia mostra un mix di sonorità stoner californiano, echi southern, riff psychedelic blues, jam session tribali ed atmosfere lisergiche.
Hybridized rende omaggio ad un genere con strutture e coordinate stilistiche ben definite e mette in risalto l'opera thrash core di questi gladiatori metallari.
Vertical Horizon dei Killin' Baudelaire è l'animo sofferente della modernità e, contestualmente, lo spleen musicale rappresentato dalle quattro poetesse maledette.
La nuova sfida artistica di Greg Dulli, cofondatore degli Afghan Whigs, riparte dalla pubblicazione del suo primo album solista dal titolo Random Desire.
Tra synth wave e dark gotic, i Dispel con Lore raccontano la parabola della crescita interiore che matura attraverso la rinuncia alle tentazioni.
Anticipato dall'uscita dei singoli Lastre, Astronave e Siria, il nuovo disco del tridente meneghino (dalle sonorità emo rock a metà tra Coldplay, El Canto Del Loco ed Elephant Brain) affronta in maniera nostalgica, malinconica, sognante e rabbiosa, tematiche affini al mondo giovanile; fra crisi d'identità, false aspettative e domande esistenziali post-adolescenziali.
La risposta degli Elephant Brain, al trend musicale moderno cassa e tastiera, è un mix di riff rabbiosi e sognanti dal ritmo trascinante, potente e compatto, cantato a squarciagola e da ascoltare rigorosamente ad alto volume.
Il Deserto dei C + C Maxigross è un atto di coraggio: eh sì, perchè, a volte, perdersi è l'unico modo per ritrovarsi.
Il viaggio è il concept tematico di Whole, debut album del trio folk rock torinese Alephant, pubblicato sotto la supervisione di Andrea Di Carlo.
Elettronica contemporanea, soft jazz, synth, musica lounge/chill out, arte visuale, piano ballad ed atmosfere che richiamano le melodie notturne e nostalgiche dei Simple Minds, Pet Shop Boys e Depeche Mode. Tutto questo è Mediaburn, il nuovo album del duo elettronico di Londra Cult With No Name.
Fake suona come un disco death metal vecchia scuola, nel quale si alternano riff al fulmicotone, ritmiche martellanti, arpeggi di flamenco, accelerazioni devastanti, atmosfere noir e tempi lenti e massicci.
Naad degli Ayahuasca è un vero e proprio Yoga sonoro mescolato a LSD e lambrusco, zeppo di echi psichedelici degli anni ’60 e ’70.
About Existence racchiude sette tracce metalcore che, attraverso riff potenti e melodici ed atmosfere oniriche ed apocalittiche, alternano tematiche e stati d'animo come rabbia, solitudine, nostalgia e paura.