Aurora Dive
Glimmers
electro, electro-rock
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Si intitola Glimmers il secondo Ep degli Aurora Dive, quartetto milanese che a 10 anni dal loro debutto con Anabasi si ripropongono con un genuino elettrorock. Questo Ep è composto da 4 canzoni in lingua inglese, cercando l’intercessione tra momenti più easy-listening con quelli più dinamici, elargendo a questo loro lavoro un tocco a volte a tinte wave.
Rispetto al passato, dove il suono era più duro, pieno di chitarre e uno screaming portentoso, in Glimmers si rallenta l’enfasi delle chitarre diluendole con un suono più pulito e melodie d’atmosfera, grazie a momenti di maggiore intensità ritmica che emergono nei ritornelli, a cominciare da Po1nt.
Pare che in questo decennio la componente elettronica si sia fatta sempre più strada in questi musicisti e pertanto si è cercato, senza risultare formale e scontato, un certo fraseggio coadiuvato da beats multiformi come si ode in Reverse World, con una voce chiara e penetrante. Non ci sono cambi di tempo e soluzioni dinamiche ma i quattro brani melodici sono lineari, capaci di momenti eterei.
Closet si accosta ad una certa delicatezza grazie ad un trip atmosferico e una chitarra classica che apre un brano piuttosto tenue e soffuso, con morbidi giri di note ad incastrarsi nel downtempo dai leggeri strati elettronici e il tintinnio delle seicorde nel finale.
Con Jupiter 1975 assistiamo a quella che è a mio parere la migliore proposta di questo Glimmers, una palpitazione di dissonanze elettroniche che sbattono sul tappeto sonoro di sottofondo e un gioco di chitarra accattivante. Personalmente piaceva la prima proposta musicale degli Aurora Dive, ma questa loro riapertura musicale riesce a farsi spazio lo stesso grazie al loro suono elettronico moderno.
Facebook: auroradiveband
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