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Arab Strap: la recensione di As Days Get Dark

Gli Arab Strap sono tornati e As Days Get Dark è il loro capolavoro. Sesso, morte e romanticismo sono i minimi comuni denominatori di un album che strizza l'occhio a diversi generi musicali.

Arab Strap

As Days Get Dark

(Rock Action)

indie, art-pop

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Arab Strap As Days Gets Dark recensioneUn reunion-tour come segno della riconciliazione nel 2016. E ora un nuovo album. Il primo in 16 anni. Gli Arab Strap sono tornati e As Days Get Dark è il loro capolavoro.

Aidan Moffat e Malcom Middleton sanno come far piombare l’ascoltatore in un universo sonoro fatto di dolore e disperazione, tra storie narrate più che cantate, suggestivi giri di chitarra, arrangiamenti di archi e orpelli elettronici.

Le canzoni raccolte in As Days Get Dark parlano delle cose più squallide della vita, ma sempre con un pizzico di ironia. Dallo sberleffo dell’invecchiamento del singolo che anticipava l’album (The Turning Of Our Bones, in cui si celebra il sesso a qualsiasi età) a Another Clockwork Day, in cui un tossico si masturba mentre sua moglie dorme.

Ma gli Arab Strap ne hanno da dire anche sulla xenofobia (Fable Of The Urban Fox), e sulle dipendenze di qualsiasi tipo (Sleeper).

Sesso, morte e romanticismo sono i minimi comuni denominatori di un album che strizza l’occhio a diversi generi musicali, non ultimo il pop, ma sono argomenti che i due scozzesi trattano senza giri di parole e con un’onestà intellettuale disarmante.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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