Ane Brun
After The Great Storm
(Balloon Ranger Recordings)
trip hop, pop elettronico, elettro-dream pop, soft rock
________________
Il tappeto ritmico sincopato (quasi tribale) e la stesura melodica sognante dell’introduttiva Honey aprono i battenti a un’opera piena di stupore, dolore e meravigliata leggerezza firmata Ane Brun.
Il concept sonoro e artistico di After The Great Storm richiama i tratti vocali dell’impareggiabile Kate Bush, la filosofia ribelle di Bjork e il groove dei Portishead, oltre a compiere un excursus fra le varie anime della musica elettronica.
Questo viaggio attraverso i generi parte dal trip-hop (After The Great Storm, Don’t Run And Hide), attraversa le atmosfere più vellutate degli anni ’80 e ’90 e arriva fino alle venature trance di Take Hold Of Me, mescolando le differenti contaminazioni in una salsa malinconica e dal retrogusto agrodolce.
A mettere la proverbiale ciliegina sulla torta sono le composizioni elettro-soft rock di The Waiting e Crumbs (canzone che presenta una matrice new wave piuttosto marcata) e la grande versatilità interpretativa di Ane Brun. L’artista, infatti, si dimostra abile nell’alternare performance rosee e pacifiche ad altre decisamente più sofferte, senza farsi mancare un momento di impegno e critica sociale nella conclusiva We Need A Mother, oltre che nel conferire un’identità precisa e riconoscibile all’intera release.
Quanto proposto dalla cantautrice norvegese (svedese d’adozione) è un lavoro ineccepibile, profondo e immersivo, che riesce ad avvolgere l’ascoltatore in un velo di empatia e condivisione, comunicando simultaneamente alla pancia e al cuore di quest’ultimo grazie a una grande intensità e ad attimi di sferzante emotività.
Sito Ufficiale: anebrun.com
After The Great Storm
after the great storm (green vinyl)--Import USA
Gli ultimi articoli di Alberto Maccagno
- Gintsugi: la recensione di Gintsugi EP - May 18th, 2021
- Three-Layer Cake: la recensione di Stove Top - May 17th, 2021
- Cathal Coughlan: la recensione di Song of Co-Aklan - May 13th, 2021
- Hiroshi: la recensione di Anything - May 12th, 2021
- Zedr: la recensione di Futuro Nostalgico - April 22nd, 2021