Andrea Chimenti
Tempesta Di Fiori
(Cd, Santeria/Soffici Dischi/Audioglobe)
canzone d’autore
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Era Di Notte, lui e lei, Bellissima, sdraiati sull’erba. La fine di una storia che forse non è mai cominciata. La rivelazione, il dolore, il candore ritrovato. Quell’attimo in cui Il Cielo Si Avvicina, quel momento in cui non si capisce bene se la luce risveglia il buio oppure è il buio intorno che sogna la luce. Il giorno nuovo che nasce, Feroce E Inerme, che ti sorprende Stupido e teneramente confuso, “…un giorno per sempre che pioggia disperde…”, lasciandoti infreddolito e bagnato dalla testa ai piedi ma con il Sangue ribollente nelle vene. E’ in quell’istante preciso che tu, bimbo Delicato Guerriero di un tempo ormai troppo lontano, capisci che esserti Perduto potrebbe rivelarsi la tua fortuna, che (im)prevedibilmente Qualcosa Cambierà, che se un tempo è ormai finito sicuramente ne sta nascendo uno nuovo. Un tempo ed un luogo fantastico in cui lasciarsi tutto alle spalle, da raggiungere grazie a Lezioni Pratiche Di Volo, attraversando una profumatissima e rigenerante Tempesta Di Fiori. Un nuovo spazio dell’anima dove non aver paura di accettarsi con semplicità, di imparare “…ad indossare un vestito del colore dei propri occhi…”. Un viaggio verso un nuovo paesaggio sconosciuto che forse, inconsciamente, abbiamo sempre desiderato. Dove Vorrei Incontrarti di nuovo, riconoscere il tuo volto tra mille, anche se non saprò come chiamarti, e piangere di gioia insieme a te, mostrandoti i ricordi di quello che sono stato.
Andrea Chimenti ci perdonerà se abbiamo giocato un po’ con i titoli delle dodici tracce presenti nel suo ultimo incantevole lavoro, ma questa Tempesta Di Fiori, giunta a cinque anni di distanza dal precedente Vietato Morire e dopo un impegnativo anno di lavorazione, irradia davvero profumi di positività. Intenso, romantico, notturno, leggermente malinconico ma decisamente con lo sguardo rivolto al futuro, il nuovo album dell’ex leader dei Moda suona come un atto d’amore verso chi non si è lasciato vincere dalle difficoltà della vita e dell’amore stesso, verso chi ha (ancora) la forza di rialzarsi dopo una caduta. Verso chi, nonostante tutto, continua a guardare con ottimismo ai piccoli, grandi cambiamenti che la vita ci sottopone continuamente.
Musicalmente i toni risultano delicatamente soffusi, sfumati, underground, come la natura stessa dell’autore, scivolando fluidi tra le pieghe dell’anima. Tra echi di acustico rock, blues e poetiche ballate, grazie anche ad una voce splendida e profonda che lascia il segno, è dolcissimo lasciarsi inondare da una pioggia di emozioni e petali colorati che gonfia il cuore. Da lacrime l’omaggio ad Alan Sorrenti.
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