Alice Cooper
Majano (Udine), 12 agosto 2010
live report
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Alice Cooper fa tappa in Friuli per la sua unica apparizione italiana e presenta uno spettacolo dal sapore leggermente deja vu ma di indiscusso impatto coreografico.
Il suo volto segnato dall’età rende ancora più crudele e realistica l’esibizione stile horror di cui egli è indiscusso mattatore; autentico principe del palco, Alice non demorde, sciorina grinta e movimenti scenici, mandando letteralmente in visibilio gli appassionati del genere, accorsi numerosi e anch’essi partecipi dell’evento con i visi coperti dai simboli del loro idolo.
A tratti addirittura è ripugnante il volto contorto e devastato dalle smorfie che l’artista americano riesce a esternare nella sua rabbiosa interpretazione. Sul palco vengono riproposti a turno i simboli storici della sua vita musicale: la stampella fatta con finte ossa umane verrà poi fatta roteare fino a lanciarla in aria e contro il palco a termine di I’m eighteen. Oppure la ghigliottina realisticamente usata per mozzare la testa a Cooper dopo una tenebrosa Wicked Young Man, mentre e` bloccato dalla camicia di forza, ma sono le figure emblematiche degli aguzzini, del boia e della morte protagonisti in quasi tutti i suoi brani, una carta estratta sapientemente dal suo mazzo presentata in varie forme per cesellare una esibizione unica.
Il concerto ripropone 20 canzoni estratte dal suo vastissimo repertorio, tra cui le significative Billion Dollar Babies e Under my Wheels.
Il cuore del principe della notte improvvisamente ha un fremito e regala al pubblico una pittoresca Elected sventolando la bandiera italiana, un zuccherino di bontà in una serata dannatamente horror.
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