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Aga: recensione di Imagine

Alessandro Antolini - in arte Aga - è un musicista che potremmo definire una sorta di piacevole scheggia impazzita.

Aga

Imagine

(Drummer Caffè)

alternative, new wave, elettronica

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Alessandro Antolini – in arte Aga – è un musicista che potremmo definire una sorta di scheggia impazzita, perso come è nelle sue rivisitazioni elettroniche degne di gente come gli Spiritualized e omaggi agli anni Ottanta che paiono essere un qualcosa a cui l’artista romagnolo non vuole rinunciare.

Imagine è un album frammentario, pieno di buone idee, ma anche di momenti sorvolabili o, probabilmente, che andavano sviluppati in un modo più organico rispetto al risultato finale.

Partiamo dalle note positive che si trovano in brani ad ampio respiro elettronico come I’m Waiting in cui le tastiere dominano nella maniera più assoluta la scena. Si tratta di un pezzo viaggiante in cui le melodie sono messe al punto giusto ed il ritornello ha un’apertura importante.

L’ambient di Aria, con un cantato che ricorda lontanamente quello di Cristiano Godano, è un altro punto che va a favore di Aga, perché le atmosfere si mantengono educate e contenute.

Di chitarre non se ne parla in questo caso, ma ciò non significa che la traccia sia poco cool o tristemente anonima.

Stesso discorso vale per la bella e malinconica cover dei Joy Division (Atmosphere) in cui l’artista omaggia una band che lo ha chiaramente influenzato nel suo percorso di vita e musicale.

Un altro lampo è dato da Piano Ma Non Solo con quel suo incedere che ha un qualcosa di Le Mer dei Nine Inch Nails. Anche in questo caso c’è atmosfera, si respira ossianica depressione che non stona in un contesto come quello dettato da Imagine.

Dopo averne tessuto le lodi, va anche detto che qualche episodio poteva essere meglio assortito. Nella Tua Stanza ha in un cantato baritonale poco ispirato il suo tallone d’Achille, tale da rovinare l’ottimo tappeto costruito da Antolini, così come risulta anonima No Name.

Tirando una linea immaginaria, si può dire che ci si trova dinnanzi ad un personaggio poliedrico e pieno di idee, alcune delle quali ben inquadrate ed altre sfuocate che avrebbero meritato migliore lavorazione. Nulla di grave, ma si poteva e doveva fare meglio visto l’enorme potenziale messo in atto.

https://www.facebook.com/AlessandroGommaAntolini

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Francesco Brunale
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