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AA. VV: Pink Room Vol. 1

Il collettivo Pink Room, per il suo primo compleanno, propone una raccolta di brani provenienti dalla scena indie italiana. Una sferzata di talento e di creatività, appartenente a diciotto artisti italiani tristemente non noti

AA.VV.

Pink Room Vol.1

(Cd, Pink Room Studio)

canzone d’autore, post-rock

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Pink Room è un collettivo musicale con sede a Brindisi, che si propone l’obiettivo, tanto coraggioso quanto rischioso, di produrre e promuovere tutta quella musica indipendente che fa fatica a trovare degli spazi per farsi conoscere. Ad un anno dalla nascita, esce un disco che raccoglie tutti gli artisti che hanno collaborato con il collettivo.

I diciotto brani della compilation si dividono tra cantautorato e post rock, cercando di ricoprire tutte le possibili sfumature di suono che caratterizzano questi generi.

Il songwriting di Nero Deserto di Santo Barbaro è poetico e malsano, pieno di toni sommessi e di parole evocative e strozzate dal pianto, mentre quello della Piccola Banda Brigante, presente nel disco con il brano 07.43, è più solare e ibridato con elementi folk, che lo rendono simile ai primi lavori di Vinicio Capossela. Al cantautorato classico si accostano anche Salvatore Iaia, il quale, armato solo di voce, chitarra e di un’armonica, con Fantasia Libera propone un sound semplice e ritmato, dalle suggestioni color seppia, e Trubadur dei Mircanto, colma di riferimenti folk e ancestrali.

Ad un cantautorato più pop appartengono invece Embarcadero di John Mario, dotata di un ritornello orecchiabile e dolceamaro e di arrangiamenti freschi ma allo stesso tempo malinconici, Niente Più Di Me di Pierpaolo Scuro, un brano dolce e mesto, e Il Gippone di Francesco Manfredi, scanzonata grazie a un testo comico e ad arrangiamenti briosi.

Sui generis è il rock d’autore di Memorie Del Giorno In Cui Sono Morto di Carmelo Amenta, una bizzarra commistione degli elementi più tradizionali del songwriting imbastarditi con lordure rock e voci riverberate.

Sul versante rock, invece, si passa dalle atmosfere trasognate e graffianti di Third Brain Drain dei Penelope Sulla Luna al rock anni Settanta di I’m Tired dei Walrus, dall’alternative rock unito al grunge  degli Stone Blind e di Antonio Di Leva alla new wave ultraterrena di Bitter & Sad dei Magpie, fino ad arrivare al rock melodico degli Another Ego.

Completano il quadro il trip-hop di Tedio di Amintore Farfuglia, il free jazz de Il Muro Sopra Nagasaki degli Scat, il rock criptico e notturno alla Nick Cave dei Collettivo Ginsberg e il cantautorato tradizionale di Il Nostro Mondo di Progetto Orb, il brano che conclude la raccolta.

Uno spaccato dell’Italia indipendente, che ci attesta quanto talento e quanta inventiva esistano lontano dai canali mainstream. Il lato oscuro della luna è più difficile da conoscere, ma è decisamente più affascinante e sorprendente della faccia nota a tutti.

La compilation costa 2 Euro. Per acquistarne una copia: pinkroomstudio@libero.it

www.myspace.com/pinkroomstudiomusic

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Sofia Marelli
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