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Slash: recensione di Orgy Of The Damned

In questo nuovo progetto di cover blues, Slash mette insieme alcuni classici del genere e li reinterpreta attraverso il suo inconfondibile tocco, riunendo vecchie e nuove leve della musica rock, del country blues e non solo.

Slash

Orgy Of The Damned

(Gibson)

blues, rock & roll, country blues, southern, soul, boogie rock

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Con una carriera quasi quarantennale alle spalle, tra Guns N’ Roses, Slash’s Snakepit, Velvet Revolver, Myles Kennedy & The Conspirators, album solisti e innumerevoli featuring, il chitarrista angloamericano Saul Hudson, noto a tutti come Slash, dà alle stampe il suo nuovo disco solista intitolato Orgy Of The Damned, edito per Gibson Records.

In questo nuovo progetto di cover blues, con un artwork grafico che sembra omaggiare la copertina di I Want You di Marvin Gaye, Slash mette insieme alcuni classici del genere e li reinterpreta con l’adrenalina tipica del rock e un restyling più contemporaneo, ma sempre attraverso il suo inconfondibile tocco, sia a livello solistico che nelle ritmiche.

Sulla scia di quello che fu Still Got The Blues per il compianto Gary Moore, Slash riunisce vecchi e nuovi esponenti della musica rock, del country blues e non solo: da Chris Robinson dei The Black Crowes a Billy Gibbons degli ZZ Top, da Iggy Pop a Paul Rodgers dei Bad Company, da Chris Stapleton a Dorothy, da Gary Clark Jr. a Demi Lovato, da Tash Neal a Brian Johnson degli AC/DC, con la presenza straordinaria di Steven Tyler all’armonica nella rivisitazione di Killing Floor di Howlin’ Wolf.

Mentre ci prepariamo a questa nuova transazione primavera-estate, che fa da preludio all’invasione di beat euro-disco e tormentoni esotici dal gusto disco-vintage anni 80, Slash e i suoi compagni di viaggio rispolverano dodici tracce dell’antologia blues, sull’onda emotiva di una nostalgica retrospettiva che riconduce alle radici della black music afroamericana: dalle sinuose e calde vibrazioni del soul al groove incalzante del boogie rock, dal mood malinconico del country ai ritmi incandescenti del rock & roll, rievocando alcuni dei riff più iconici del blues.

Slash ha dichiarato: “Killing Floor è una delle mie canzoni preferite di Howlin’ Wolf, ma anche uno degli iconici riff blues che mi hanno entusiasmato quando ero un giovane chitarrista. Ho sempre desiderato realizzare una cover di questo brano e questo disco è stato il modo perfetto per realizzarla”.

Orgy Of The Damned, dunque, tra episodi più riusciti (Stormy Monday feat. Beth Hart) e altri meno, rappresenta un sincero atto celebrativo nei confronti della musica rock & blues, quale espressione di un entusiasmo ancora vivo nell’immaginario di tanti fedeli a quel sentimento antico.

 

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Andrea Musumeci
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