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KMFDM: recensione di Let Go

Per gli amanti delle sonorità industrial metal e del metalcore contaminato ... ecco Let Go, nuovo album che celebra i 40 anni di attività dei tedeschi KMFDM.

KMFDM

Let Go

(Metropolis Records)

synth wave, industrial metal

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KMFDM_LET GO_CD-Booklet#5.inddSono nati nel 1983 e dopo uno scioglimento durato 2/3 anni alla fine degli anni 90 si sono riformati e sono tuttora in attività, sono i tedeschi KMFDM, band industrial che torna con il nuovo album Let Go che celebra 40 anni di carriera.

Let Go, prima traccia che da anche il titolo all’intero lavoro, sembra una fusione fra i New Order e Rammstein e crea un connubio interessante fra i due generi.

Più electro rock anni 80 la successiva Push!, forse un poco fuori tempo massimo come stile e produzione.

Con Next Move ci avviciniamo all’electro dei Kraftwerk e ricorda parecchio come sonorità il loro brano Numbers datato 1981.

Fra un brano più orecchiabile come Airhead e uno più big beat (alla Prodigy per fare un esempio) arriviamo a Touch, brano intrigante ma comunque con sonorità molto datate.

Erlkōnig e When The Bell Tolls non aggiungono purtroppo nulla ad un album a mio parere molto monotono.

Nemmeno il metalcore in salsa Enter Shikari di Totem E. Eggs risollevano l’interesse.

WW2023 e Fillet Manchego Claret & Blow chiudono un album purtroppo poco influente.

A volte si dovrebbe capire quando fermarsi, il lavoro è ben prodotto ma purtroppo sembra un copia incolla del genere degli ultimi 40 anni con pezzi davvero poco memorabili.

 

https://kmfdm.net/

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Fabio Busi
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