AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Dispel: recensione di Inferno

Siete orfani del gothic rock? Avvicinatevi con fiducia a Inferno, il nuovo disco dei Dispel.

Dispel

Inferno

gothic rock

_______________

DISPEL - InfernoVengono da Cleveland e propongono un gothic rock con sfumature electro che tanto piacciono a band come Clan Of Xymox ed Evanescence. Sono i Dispel e a quanto pare sono pronti a bastonare chi non crede nella loro proposta.

Detto con molta onestà, nell’ultimo periodo il genere oscuro ha sfornato pochi dischi che si possano ritenere davvero interessanti e molti sembrano addirittura la brutta copia di pilastri che hanno già segnato la storia ma il trio statunitense vuole ritagliarsi uno spazio tutto suo.

I Dispel, per questo, con la caparbia intenzione di farsi strada, sfornano un ambizioso album chiamato Inferno. Già dal primo ascolto si nota immediatamente l’influenza di gruppi internazionali come Nightwish, Dark Moor, Ghost e i già citati Evanescence.

Il disco è un concept che si basa sulla letteratura di Dante Alighieri, dunque, durante l’ascolto del platter non sarà difficile immaginare la visione di Ravensea e soci.

L’album contiene undici tracce e tutte – in un modo o nell’altro – suscitano qualche emozione.

All’orecchio saltano subito le aggraziate doti canore di Ravensea in Flames Of Greed e la successiva Geryon’s Wrath.

 

Sul piano del coinvolgimento, invece, troviamo la cupa Dispater’s Lust e la soave Glasya’s Heresy, quest’ultima in versione acustica.

Insomma questo nuovo disco dei Dispel va ascoltato tutto ad un fiato. Non c’è nulla di innovativo, ma questo disco va a posizionarsi sicuramente tra i quelli più apprezzabili dell’ultimo periodo. Il consiglio: date una possibilità a questo intraprendente trio.

Gli ultimi articoli di Vincenzo Scillia

Condivi sui social network:
Vincenzo Scillia
Vincenzo Scillia
Articoli: 13