Gazpacho
Fireworking at St. Croix
(Kscope)
art rock, progressive rock
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Quando la pandemia mette in standby il mondo intero, gli artisti si ingegnano e trasformano le difficoltà in opportunità. Ed è quello che hanno fatto i Gazpacho, band norvegese anticonvenzionale, che ha sempre amato fare le cose in modo diverso. Non potendo portare in tour la loro ultima fatica discografica, hanno pensato a un live stream per sentirsi un po’ più vicini ai loro fans. Un live che si è tenuto nella loro sala prove a Fredrikstad nell’ottobre 2020 e che ora esce rimasterizzato in vari formati.
Fireworking at St. Croix è un viaggio nel mondo di Fireworker, che viene riprodotto nella sua interezza a partire dai 20 minuti di Space Cowboy, nei quali prende corpo il concetto del Fireworker, quella presenza dentro di noi che a volte guida le nostre scelte, altre è solo semplice spettatrice. Traccia dopo traccia, la musica segue questa idea in un tormentato viaggio introspettivo.
Pur essendo un pretesto per riflessioni filosofico-esistenziali sulla condizione umana, in realtà questa sorta di epopea epica è chiara e crea all’interno di un unico brano una serie di cambi ritmici che sfiorano il metal e l’elettronica, in un incedere solenne e orchestrale.
I pezzi successivi ci accompagnano in questo percorso, sospesi tra momenti di dolcezza, esplosioni elettriche e atmosfere tese. Fino al finale con Sapien, altri 15 minuti di suoni che nella loro mutevolezza sottolineano alla perfezione l’evolversi della narrazione.
La seconda parte del live è dedicata all’esecuzione di alcuni brani dal passato dei Gazpacho: l’elegante Substitute Murder, le sensuali e avvolgenti The Walk part 1 e 2, fino al finale in crescendo con Winter is never.
Il live originale è stato rieditato e sono stati aggiunti 30 minuti di materiale inedito. Sono diverse le versioni disponibili di questo CD: quella con BluRay contiene 2 ore e mezza di materiale, tra cui video, interviste e un concerto bonus, l’ultima tappa del Soyuz Tour del 2019.
Fireworking at St. Croix è più di un semplice live. È un’esperienza unica, scevra degli orpelli tipici della messa in scena, quali giochi di luce e maxi schermi. Solo la band nella sua purezza per un risultato diretto e fortemente coinvolgente. Al di là della peculiarità di questa release o del concetto che sta alla base dell’intero album, i Gazpacho sono unici nel loro genere. Sono complicati nelle strutture musicali, ma al contempo altamente godibili. Realizzano brani da 15/20 minuti senza rischiare che la soglia dell’attenzione si abbassi anche solo per un attimo. Accompagnano l’ascoltatore in un viaggio tanto tangibile quanto le note che lo costituiscono, il tutto con un’eleganza e uno stile estremamente riconoscibile.
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