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The Pineapple Thief: recensione di Nothing But The Truth

La band neoprogressive britannica The Pineapple Thief manda alle stampe Nothing But The Truth: un album multiformato che abbraccia parte del repertorio includendo, per la prima volta dal vivo, brani estratti dal precedente Versions Of The Truth.

The Pineapple Thief

Nothing But The Truth

(Kscope)

neoprogressive, post-rock, new wave, psichedelia ambient

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The Pineapple Thief Nothing But The TruthLa band neoprogressive britannica The Pineapple Thief manda alle stampe, su etichetta Kscope, il suo nuovo lavoro discografico intitolato Nothing But The Truth, un album multiformato che abbraccia parte del repertorio personale, includendo, per la prima volta dal vivo, canzoni estratte dal precedente Versions Of The Truth.

Con più di vent’anni di carriera alle spalle, diversi cambi di line-up e al netto delle difficoltà logistiche derivanti dalla pandemia, la formazione di Somerset, guidata dal leader e cantante Bruce Soord, e avvalendosi dell’ormai consolidata collaborazione con il batterista (già King Crimson e Porcupine Tree) Gavin Harrison, il bassista Jon Sykes e il tastierista Steve Kitch, ha voluto mantenere vivo il contatto con la propria fanbase, realizzando (come già fatto di recente dai Tesseract con la pubblicazione di Portals, sempre a firma Kscope) un prodotto fisico che documenta l’evento live on demand prodotto dal videografo George Laylock, quale surrogato del tour promozionale dell’album The Versions Of The Truth cancellato a causa del lockdown.

I The Pineapple Thief, in questa ambiziosa compilation per collezionisti del genere, ampliano il proprio assetto tematico-spirituale integrando l’ispirazione concettuale di Dissolution, focalizzata sui pericoli che si celano dietro l’iperconnessione e le alienanti dinamiche interattive dei social network, con il perimetro lirico di Version Of The Truth, centrato sulla strumentalizzazione dell’informazione, ponendo l’accento su quella che è, oggigiorno, la percezione della verità, e su come quest’ultima, mostrandosi in tutte le sue deformazioni, possa influenzare le relazioni interpersonali.

 

Se da un lato i The Pineapple Thief ripercorrono il calligrafismo stilistico di realtà quali Porcupine Tree, Marillon e Genesis, dall’altro continuano a spingere e alimentare il flusso sperimentale del progressive rock, liberando un trip dal forte impatto emotivo e sensoriale, denso di atmosfere intime, introspettive, malinconiche, riflessive, ipnotiche, notturne ed enigmatiche, come il mistero del furto dell’ananas in uno degli episodi del telefilm How I Met Your Mother.

Nothing But The Truth, nella sua lunga sessione di tracce visionarie, dilatandosi e contraendosi in un saliscendi emozionale, va alla ricerca di uno spiraglio di luce tra le nostalgiche pieghe del passato e le rovinose correnti della modernità, scandagliando la profonda sensibilità sonora delle tessiture new wave, le luccicanti suggestioni che riecheggiano nelle inclinazioni post-rock e la delicatezza onirica e avvolgente della psichedelia ambient.

https://www.facebook.com/thepineapplethief

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Andrea Musumeci
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