O Mars
Lumina
(VRec)
rock
________________
Omar Cremon, in arte O Mars, è un musicista a cui non piace fare le cose semplici. Lumina è un viaggio oscuro in cui le atmosfere si fanno plumbee dalla prima sino all’ultima nota.
Per essere chiari, questo disco mi ricorda molto da vicino i lavori che hanno realizzato i Walkin Papers, gruppo di Seattle capitanato da Jeff Angell, che ha da sempre messo in evidenza suoni neri e grevi, senza pigiare l’acceleratore sull’esagerazione data dalle distorsioni chitarristiche che nel nord ovest americano sono sempre di moda.
Va detto che O Mars gira le proprie scale musicali, seguendo questi connotati. Le sue canzoni sono affreschi puliti, ma pieni di paura, in cui sembra non esserci spazio per immagini colorate o squarci melodici che possano mettere allegria e solarità.
Ci sono momenti di pura folgorazione come Quiet Lights, mossa da un organo all’Animals e da una voce bassa che fa tanto Cousteau.
La title track è un viaggio psichedelico, a metà tra jazz e avanguardia più sperimentale, mentre Made Of Stars riporta alla mente l’Inghilterra di primi anni novanta (non stiamo parlando di brit pop) con suggestioni Mansun che riecheggiano nel cantato.
Lumina non è un disco facile, anzi è un album pieno di scoperte e difficile da poter recepire se lo si ascolta con orecchio balbettante.
La conclusiva On The Reef potrebbe rappresentare al meglio questa raccolta di brani: scura e sognante, buia e viaggiante. In pratica un rebus da risolvere a cui ancora adesso stiamo cercando di dare una risposta.
Gli ultimi articoli di Francesco Brunale
- Boogie Spiders: recensione di Songs For Losers - December 11th, 2024
- Touché Amoré: recensione di Spiral In A Straight Line - November 8th, 2024
- Roommates: recensione di Outside - October 21st, 2024
- Strea: recensione di Gold And Mess - October 9th, 2024
- Dear Bongo: recensione di Unfulfilled - September 16th, 2024