AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Paolo Benvegnù: la recensione di Delle Inutili Premonizioni Vol.1

Paolo Benvegnù con Delle Inutili Premonizioni Vol.1 ripercorre vent'anni di carriera solista suonando per il piacere di descrivere ciò che lo circonda.

Paolo Benvegnù

Delle Inutili Premonizioni Vol.1

(Black Candy Records)

canzone d’autore

______________

 

Paolo Benvegnù recensione Delle Inutili Premonizioni Vol1Delle Inutili Premonizioni Vol.1 è una selezione in acustico della carriera ventennale solista di Paolo Benvegnù, con 12 brani riarrangiati con sola voce e chitarra, due canzoni per ognuno dei suoi 6 dischi pubblicati dopo lo scioglimento degli Scisma, raffinata band alt rock degli anni 90.

Non che poi Paolo Benvegnù da solista non sia stato all’altezza, tutt’altro, visti gli applausi della critica e il parere più che favorevole nelle nostre recensioni su Rockshock. Vincitore di un Premio Mei come miglior disco, e piazzamenti di rilievo al Tenco, Benvegnù è un artista di grande livello reinterpretato anche da grandi voci come Mina, Irene Grandi, Marina Rei, lavorando anche con David Riondino, Stefano Bollani, Perturbazione, Afterhours (partecipando a Il Paese è Reale) e Marco Parente.

Questo disco è stato registrato al GRS Recordings Studio di Firenze da Lorenzo Buzzigoli e lo stesso Benvegnù, raccogliendo alcuni dei suoi splendidi brani che vengono così riproposti al pubblico attraverso un’intimità davvero unica. Possibile che altre (belle) canzoni siano state escluse da questo disco per un Volume 2, chissà magari riproposte in altri modi?

“E le parole sono pietre ambiziose
Vizio di forma innaturale
Grondano miele nel vuoto”

Dopo ventanni, Benvegnù in questo percorso artistico non ha fatto nient’altro che “camminare senza chiedersi perché”, una carriera gratificante dove le sue canzoni si sono infrante come Cerchi nell’acqua (recentemente Benvegnù l’ha suonata con l’Orchestra multietnica aretina) attraverso la sua poesia fatta di stati d’animo, raccontandosi senza filtri.

Sonorità che si sono asciugate, testi al contempo che sono diventati più ricercati, un cantautore che ha trovato la sua strada con grande umiltà, suonando per il piacere di descrivere ciò che lo circonda.

Facebook: paolobenvegnu

Gli ultimi articoli di Luca Paisiello

Condivi sui social network:
Luca Paisiello
Luca Paisiello
Articoli: 492