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Blessed Child Opera: Soldiers And Faith

Quarta fatica per i Blessed Child Opera dell'ex Ulan Bator Paolo Messere. Soldiers And Fait fa tirare il fiato dopo un annata piuttosto fiacca per l'indie italiano. E comunque ... se non è un capolavoro ... poco ci manca

Blessed Child Opera

Soldiers And Faith

(Cd, Seahorse Recordings, 2008)

indie rock

_______________

Soldati e fede. E’ la traduzione del titolo del nuovo (il quarto) disco dei napoletani Blessed Child Opera di Paolo Messere (ex Ulan Bator).

Soldiers. Come soldatini eccoli qui, a due anni di stanza, lanciati nella loro missione: deliziare le orecchie di chiunque abbia la fortuna e la curiosità di avvicinarsi alla loro musica.
Faith. Come la fede cieca necessaria che gli deve occorrere per continuare a muoversi, con infinita speranza, nell’underground italiano, tradizionalmente avaro di soddisfazioni.

In realtà i BCO sono stati acclamati in maniera piuttosto compatta dalla nostra critica e anche da qualcuno oltralpe, ma è comunque un peccato che una realtà come questa deve farsi spazio a gomitate tra decine e decine di band mediocri che, senza talento, reclamano comunque un posto al sole.

Soldier and Faith è un disco altrettanto cupo del precedente Happy Ark, ma al tempo stesso più diretto e variegato.
Più diretto in quanto le melodie non si nascondo dietro atmosfere ed arrangiamenti tanto sofisticati quanto complicati (seppure affascinanti e di gran classe), come nel precedente album; variegato in quanto si salta da brani squisitamente acustici a vere e proprie cavalcate indie rock che, seppure senza raggiungere mai livelli di rabbia estrema, sanno diventare robuste in maniera assai piacevole.

I BCO anche stavolta si dedicano all’esplorazione dell’animo umano a tutto tondo, dei suoi meandri oscuri, dei suoi sprazzi di luce, dei suoi abissi e delle sue punte di poetica felicità. Lo fanno partendo da linee melodiche in cui chitarra e voce si completano e si danno man forte a vicenda per produrre un messaggio musicale immediatamente identificabile e riconoscibile. Il resto della band interviene a costruire in sound di matrice anglosassone, ma comunque con una cifra stilistica personale in grado di fondere a meraviglia indie, post-rock e atmosfere oscure. A fargli da complici anche stavolta alcuni musicisti del San Carlo di Napoli, e in particolare Fabio Centurione al violoncello. Valentina Cidda (voce dei Kiddy Car) arricchisce il disco con alcuni interventi vocali e di pianoforte.

Insomma, sarebbe davvero un delitto perdersi questo disco: Soldiers And Faith è un grandissimo Cd, che arriva a riscaldare un finale di 2008 abbastanza arido di soddisfazioni.
Dispiace solo pensare che se anziché da Napoli arrivasse da Londra probabilmente sarebbe incensanto anche dai quei miopi dei media “importanti”, invece che solo dai soliti curiosoni che affollano il web.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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