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Lydia Lunch: Big Sexy Noise

Chi già conosce la poliedrica e trasgressiva Lydia Lunch non può non ascoltare questo Big Sexy Noise. Chi invece non la conosce, fra le altre cose, non può non ascoltare questo Big Sexy Noise. Chiaro?

Lydia Lunch

Big Sexy Noise

(Cd, Sartorial)

punk blues

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Big Sexy Noise è un blues che puzza di città, è il cesso di un rock club metropolitano a fine serata, quando le luci si accendono ad illuminare angoli sporchi, mozziconi di sigarette e chiazze di alcool vomito e sudore. Ma porta in sè anche tutta l’umida sensualità di un lungo bacio al sapore di distillato, un amplesso da parete, un orgasmo punk, degno della migliore no-wave ed ennesimo manifesto della sua reginetta decadente ed ubriaca, quella Lydia Lunch che in uno sputo, ci riporta ad atmsfere tardo settanta, mentre a suon di pugni nello stomaco ci costringe ad ascoltarla.

C’è il punk quindi, il blues alla base di tutto, una buona dose di metallo, c’è questa intramontabile signora politicamente poco corretta con la sua voce graffiata e graffiante (che meraviglia la cover di Lou Reed, Kill your Sons), buona parte dei Gallons Drunk e soprattutto il sax cupo morphiniano e malato di terry Edwards (Bad for Bobby) ed una verve noise che pare tanto sintesi degli ultimi, ma pure dei penultimi, decenni di musica underground. Dalla no-wave ai Sonic Youth (non andrei oltre) passando per Nick Cave, i Morphine, Mark Lanegan…insomma, venghino signori venghino, c’è davvero tanta roba.

Eppure c’è in Big Sexy Noise anche qualcosa di mediato, di studiato che impedisce al disco di essere completamente animale, furibondo e barbaro. Un qualcosa di artificioso, anche se l’accezione del termine pare troppo negativa. Lo riascolto, un paio di pezzi (Digging The Hole e That Smell) lasciano un pò l’amaro in bocca, un senso di incompiuto per qualche arrangiamento stantio, qualche ammiccamento qui e lì, qualche provocazione, davvero eccessivi, o sono solo io ad essere un perbenista del cazzo. L’importante è saperlo. In sintesi: disco consigliato. Buon ascolto.

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Emmanuele Margiotta
Emmanuele Margiotta
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