VanIggio
Solo Un Sogno
(Music Force)
rock
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La storia di Ivan Griggio (in arte VanIggio), musicista ticinese, parte da quando militava negli svizzeri VersiVari aprendo le tournee Oltralpe di Ligabue, Elio e Marillon. Lui nasce come bassista, ma ha una vasta formazione musicale e negli ultimi anni ha voluto rimettersi in gioco, dopo alcune esperienze in altre band, come solista con un proprio lavoro. Così nasce Solo Un Sogno, edito da Music Force, disco di nove brani pop rock che ha l’intento di mostrarci tutte le sue qualità.
Il lavoro che ne esce fuori è quello di mettere insieme alcuni generi saltellando tra pop, rock, blues risultando ordinariamente strutturato e congruente alle linee vocali dell’artista svizzero.
Il sound è sufficientemente potente grazie ai suoni delle chitarre distorte e del comparto ritmico che sa scandire il tempo in maniera canonica. I riff di chitarra sono puliti e si apprezzano particolarmente in Favole e Amoreuncazzo anche per la loro operosità, con melodie lineari e arrangiamenti non superflui.
Ci sono brani come l’opener A Volte Basta che hanno testi grevi e sanzionatori: in questo brano si riflette sul tempo che passa spingendo su un rock caldo. Un hammond va a ripescare sornione sonorità dal passato e si insinua nella title track, tirando di più nell’ultimo brano Stessi Sbagli. Una via di mezzo tra Vasco, Litfiba, Pino Scotto e Graziano Romani nello stile, ma anche se il cantato è passabile, schiettamente devo rivelare che i testi e le melodie mostrano crepe in un lavoro mi auguro transitorio.
Un disco ben suonato e prodotto a cui manca però l’acuto che potrebbe portarlo alla sufficienza, è comprensibile rimescolare le carte per ripartire sulla strada della musica rock, credo che anche VanIggio sia consapevole che sia necessario sperimentare, osare, impegnarsi più a fondo, scrivere docili brani di grande intensità emotiva che arrivino al cuore e approcciarsi alla composizione mirando a non emulare, ma ad apprendere dai grandi musicisti del passato.
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