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/handlogic: Nobodypanic

Nobodypanic degli /handlogic è un mostro a due teste, il lato chiaro e il lato oscuro della forza applicato alla personalità umana e alla musica stessa.

/handlogic

Nobodypanic

(Woodworm Label)

elettronica, alternative, pop

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handlogic- Nobodypanic/handlogic è un progetto experimental pop nato a Firenze nel 2016, che in questa manciata di anni si è fatto conoscere sia in Italia che all’estero, conquistando l’apprezzamento di molti illustri colleghi della scena underground. È appena uscito il loro nuovo album, Nobodypanic, 8 brani più una cover con una doppia anima, nella quale lottano pulsioni opposte, in perenne contrasto/armonia tra loro.

Nobodypanic è uno sguardo malinconico, ma al contempo dolce, sul conflitto tra il lato oscuro e quello luminoso della personalità. L’apertura è affidata a Supernatural: un’atmosfera elettrica in cui le chitarre rock si fondono con gli ottoni in un continuo crescendo emotivo. Stesso mood per Communicate, uno schiaffo soul/rock/dark quasi disturbante.

Long distance relationship è una canzone d’amore dai ritmi dilatati e con un timbro caldo, pulita e lineare. Perched una ninna nanna, sussurrata nella penombra del nostro letto, in cui riecheggiano voci effettate in bilico tra inquietudine e dolcezza.

Finale con citazioni: la prima, A little life, che trae spunto dall’omonimo romanzo di Hanya Yanagihara, è un loop sulla triste storia di Jude, uomo in lotta contro la vita e la morte. La seconda, Paranoid android, è un evidente omaggio ai Radiohead. Ma più una rivisitazione che una cover, uno stravolgimento che ne porta all’esasperazione l’anima progressive rock. A mio avviso, un’eccellente prova di stile della band.

Gli /handlogic hanno un gran potenziale e sono molto focalizzati per essere solo al primo full length.

I pezzi convincono, spiazzano, stordiscono. Sembrano cullarti per poi inghiottirti, con il loro suono che prende quanto di meglio dai generi più disparati per dare vita alla propria personale forma espressiva.

Un genere-non genere che nelle mani del quartetto fiorentino diventa tutto e il contrario di tutto. Dualismo che viene fuori anche dal vivo, dove la perfezione della musica in studio fa i conti con la potenza della band e della musica live.

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Simona Fusetta
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