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Noir & The Dirty Crayons: Paratechnicolor

I Noir & The Dirty Crayons di Paratechnicolor si dividono tra tentazione mainstream e un pop-rock ricco di ricercatezze.

Noir & The Dirty Crayons

Paratechnicolor

(Sfam Records)

pop, rock

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Noir&ThedirtyCrayonsAlbumCoverDefinitivaSi ascolta pop, rock ed elementi elettronici con i Noir & The Dirty Crayons di Paratechnicolor, band musicale nata nel 2017, da un’idea di Noir, musicista di origini piemontesi.

Noir, cioè Maurizio Griglio, è un cantautore, chitarrista, interprete che compone ed arrangia, sotto la direzione artistica di Valter Sacripanti, i brani insieme ai Dirty Crayons ossia: Massimo Ciocca alla chitarra, Rachele Rebuscini al basso, Daniele Milesi alla batteria, tutti provenienti da esperienze musicali di rilievo, quali collaborazioni con importanti nomi del panorama musicale italiano, anche indie (solo per citarne alcuni: Maurizio Solieri, Giorgio Canali, Francesco Renga, Custodie Cautelari, Poisonblack, John Spencer, Ricky Portera).

Le diverse influenze dei componenti della band si riflettono sul sound della stessa, con sonorità tipicamente mainstream e al contempo ricercate, un’unione tra la tradizione, il passato ed un sound fresco e dinamico, tipico del pop/rock con una marcata presenza elettronica, testi ironici e taglienti che catturano l’attenzione dell’ascoltatore. Il primo singolo Autodafè, brano con testo scherzoso, voluto ad evidenziare la superficialità che spesso si crea nei rapporti personali, anticipa l’album Paratechnicolor uscito nelle scorse settimane.

Un disco per certi versi complesso al cui interno contiene moltissime e disparate influenze tra cui si fanno largo le due costanti, ovvero una marcata matrice rock e la presenza di inserti elettronici tendenti allo psichedelico con riferimenti al tanto amato David Bowie.

La parte testuale dell’intero album è fortemente autobiografica e lo si evince ascoltando brani come Voci, Fuck con ricordi al reggae o la stessa Paratechnicolor nella quale si descrive la realtà senza pensare troppo a concetti filosofici o metafisici.

Senza dubbio il brano di punta non solo per la funzione rappresentativa di title-track, ma perché è la traccia più originale, la vera essenza di questa band.

 

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Amara A
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