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Thornhill: Butterfly

Proprio come la vita di una farfalla, i Thornhill hanno vissuto una completa metamorfosi nel breve periodo insieme. Il secondo EP del gruppo vede i cinque componenti emergere dalla crisalide con sei nuove canzoni che segnano la fase successiva della loro evoluzione metalcore alternativa

Thornhill

Butterfly

(UNFD)

metalcore

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Thornhill: ButterflyProprio come la vita di una farfalla, i Thornhill hanno vissuto una completa metamorfosi nel breve periodo insieme. Il secondo EP del gruppo vede i cinque componenti emergere dalla crisalide con sei nuove canzoni che segnano la fase successiva della loro evoluzione metalcore alternativa.

Butterfly è una colonna sonora immensa ma intricata che dà uno sguardo introspettivo alle esperienze di un ventenne. Con le pietre miliari di ispirazione di Karnivool, Radiohead e Jeff Buckley, le canzoni di Butterfly si intrecciano intelligentemente attraverso strati di complessità che sfidano i confini dei generi e mettono forte enfasi sulla loro musicalità.

La band composta da Jacob Charlton (voce), Ethan McCann (chitarra), Ben Maida (batteria), Nick Sjogren (basso) e Matt Van Duppen (chitarra), ha suonato il loro primo spettacolo con Hellions. Come collettivo, all’epoca avevano solo tre mesi, ma da lì sono cresciuti rapidamente, esibendosi in spettacoli con artisti del calibro di Void of Vision e Northlist e Architects, e presto condivideranno un palco con In Hearts Wake e Parkway Drive. Si sono anche trovati nella tripla rotazione e in Unearthed Feature Artist nel novembre 2017.

Passando ai brani di Butterfly vi posso dire che già si parte con una carica esplosiva di batteria in Sunflower alla quale si accompagnano voce e chitarra. Quella partenza carica e musicalmente impegnativa, cosi come non per tutti, prosegue senza pause siano a Plastic, dove i ritmi rallentano lievemente, ma senza esagerare, anzi mantenendo abbastanza alto il genere nonostante la cadenza meno potente, la stessa finta calma, la ritroviamo nella canzone conclusiva dell’album, Joy, nella quale comunque ad un certo punto c’è una parte musicale che è veramente bella da ascoltare, sposalizio perfetto tra batteria e chitarra, la stessa che poi ha un piccolo assolo prima di ripartire col vocale e lo strumentale ben compatto.

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Iolanda Pompilio
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