Squid to Squeeze
Dada Is Not Dead
(New Model Label)
elettronica, indie, shoegaze
________________
Definito dall’autore come un dipinto fatto da una scimmia, Dada Is Not Dead è la seconda fatica di Squid to Squeeze, un frullato di psichedelia, melodie easy listening, saturazioni e live looping.
Quello di Squid To Squeeze è un laboratorio alchemico, non a caso il viaggio del disco Dada Is Not Dead sta simbolicamente ad evocare un cambiamento simile alla rinascita, un disco che è un passo avanti rispetto a quello precedente Black Ink Squid.
Jacopo Gobber, praticamente una one-man band, gestisce con grande maestria tutte le strumentazioni così da proporre la sua idea del tutto sperimentale di fare musica, utilizzando un rimescolio di sonorità e creazione di sound del tutto personale.
Strofa e ritornello convivono all’unisono in una struttura pop verticale miscelandosi armoniosamente alla distorsione armonica del synth moog sub phatty.
La drum machine è abbinata alla precisione dei campionamenti, permettendo di avere ritmi coloriti, fatti con suoni di fondo estrapolati dal mondo reale come pezzi di legno spezzati o carte stropicciate, dando un effetto rustico e concreto.
La melodia entra di prepotenza su tutto il disco ed è la sottotraccia che traina e veicola tutti gli effetti inseriti su nastro.
Dada Is Not Dead, di cui l’unico singolo lanciato ad oggi è Save The Desire, racchiude dieci brani di cui sette inediti e tre cover, che hanno l’obiettivo di rapire l’anima attraverso una trappola melodica ingannevole ma ben architettata per poi condurla verso un’ipnosi, pompando al massimo con il sound elettronico.
I testi volutamente stringati stanno un passo indietro rispetto alla musica e la voce la quale filtra lieve e timida quasi astratta.
L’indie di matrice elettronica è il terreno da cui Squid to Squeeze nasce e nel quale ha sempre mosso i suoi primi e timidi passi, e cosa fondamentale resta sempre un cantautore.
Dada Is Not Dead di Squid To Squeeze è un’idea più che valida, ma allo stesso tempo galleggia a pelo d’acqua tra un’idea di cantautorato ormai stantia e l’apparente semplicità dell’elettronica, correndo il rischio che di non far percepire correttamente quella che invece è un’idea di Musica squistamente personale del nostro.
Gli ultimi articoli di Marco Capone
- Emotu: Meccanismi Imperfetti - July 3rd, 2018
- Hogs: Fingerprints - June 20th, 2018
- Dull Company Myself: To Load the Feeling of a Trembling Whisper - May 16th, 2018
- Negrita: recensione concerto di Roma, Palaottomatica, 12 aprile 2018 (Desert Yacht Club tour) - April 16th, 2018
- Killer Sanchez: Pneuma - April 10th, 2018