Diaframma
The Self Years
(Diaframma Records)
wave, punk rock
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Giusto per fare un sunto della produzione dell’ultimo ventennio dei Diaframma, Federico Fiumani ha voluto scegliere i brani a cui è più affezionato per salvarli da un ipotetico naufragio esistenziale.
The Self Years è pertanto una raccolta personale curata dal cantautore fiorentino, composta da una quindicina di brani pubblicati con la sua stessa etichetta indipendente.
In questa antologia, che parte da Dammi Tempo, i Diaframma presentano per la maggior parte brani piuttosto intimi, metà dei quali provenienti da Il futuro sorride a quelli come noi del 2001 e Volume 13 del 2004, ma quasi ogni disco prodotto fino ad oggi trova un brano che lo rappresenta in questo assortimento.
L’idea originaria era quella di ristampare l’intero ultimo ventennio su vinile, ma riflettendo su logiche commerciali irrealizzabili, si è puntato a far uscire questo “The Best” anche in quel formato, oltre il Cd. E così ripercorrendo gli ultimi 20 anni troviamo una manciata di brani di indole punk-new wave addomesticato alla maniera dei Diaframma come La Rivolta e I Giorni dell’Ira, e il resto sono canzoni introspettive, malinconiche, sincere e ricche di immagini, a volte ironiche come la bellissima Francesca 1986 e la stravagante L’Orgia.
C’è spazio anche per quel brano cantato con Piero Pelù, Buchi nell’Acqua, testimonianza dell’incontro delle due band fiorentine di maggiore rilievo che in un certo senso diedero il via al rock italiano, emerso ed evolutosi da lì a poco.
La copertina è divisa da due immagini di Lapo Belmestieri raffiguranti Piazza Puccini dove torreggia l’omonimo teatro e la riva del Muggione, torrente tributario dell’Arno. È qui che, dice Federico, tutto è iniziato quando abitava da quelle parti, ovvero da quando era un tredicenne appassionato di musica inconsueta fino a che non ha sostituito Miro Sassolini al microfono.
Stefano Solventi del Mucchio Selvaggio, intervistato per il mio libro “Il Rock è Morto?”, in uscita a dicembre 2017, ha confidato di avere da sempre un debole per i Diaframma, band che da ragazzino lo ha iniziato al rock nostrano: «Pensa a Federico Fiumani, puoi trovargli tutti i difetti che vuoi, ma è un cantautore rock che non ti lascia mai indifferente. Lui lo riconosce che non è un chitarrista, ma se prendi anche un Ep come Gennaio pubblicato nel 1989 è proprio il cantautorato rock italiano come deve essere».
I prolifici Diaframma si prenderanno un anno sabbatico per lavorare ad un nuovo album, ma per ora in questa raccolta c’è un brano inedito, Giorni, in cui Federico canta del voltare pagina scambiando il passato per un giorno migliore, realizzato con la collaborazione e gli arrangiamenti di King of the Opera, il progetto di Alberto Mariotti.
The Self Years è adatto a chi ha perso di vista i Diaframma dopo i primi dischi e vuole riscoprire il resto della loro produzione condensata in una compilation, curata dal musicista stesso. È come passare a trovare Fiumani dopo essersi persi di vista da un po’ di tempo e lasciarsi raccontare nel salotto di casa sua come se l’è passata mentre mette sul giradischi un brano dopo l’altro.
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