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Nine Inch Nails: Add Violence

Add Violence non è certo la migliore prova dei Nine Inch Nails, ma neanche è un disco da buttare

Nine Inch Nails

Add Violence

(The Null Corporation)

industrial

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recensione Nine Inch Nails – Add ViolenceCosì come il suo predecessore (Not Actual Event), anche Add Violence ha il brutto vezzo di uscire solo in vinile e in digital download (niente CD, quindi, almeno per il momento).

Si tratta del secondo episodio di una trilogia che vedrà l’epilogo entro l’anno e che vede il fido Atticus Ross, che con Trent Reznor ha pure vinto un Oscar, passare a membro ufficiale della line-up dei Nine Inch Nails, tra l’altro rimaneggiata per i pochissimi concerti previsti per il 2017.

Ma veniamo ad Add Violence, lavoro di circa 25 minuti che con gli assalti sonici a cui i NIN ci avevano abituato ha ben poco a che fare.

Less Than è il brano più tumultuoso del lotto: sembra arrivare dal periodo With Teeth ed è una aperta critica sia a Donald Trump e sia ai suoi elettori.

Gli altri quattro brani proseguono senza forti scossoni, fra drum machine, trionfi di synth, atmosfere retrò e distorsioni provenienti da Year Zero.

I quasi 12 minuti di The Background World, invece, sembrano una specie di atto di devozione di Trent Reznor verso i Depeche Mode, influenza mai nascosta dal nostro (che inquadra tra le sue influenza anche Gary Numan, Skinny Puppy e Cabaret Voltaire), salvo far degenrare il loop che è alla base del brano in un trionfo scariche noise.

Add Violence non è certo la migliore prova dei Nine Inch Nails, ma neanche è un disco da buttare. Sembra più che altro un prodotto in cui c’è più mestiere che anima, ma il mestiere dei Nine Inch Nails è roba da professionisti e quindi sempre e comunque piacevole.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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