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Teho Teardo e Blixa Bargeld: Fall EP

Continua la proficua collaborazione tra Teardo e Bargeld in Fall, un EP in cui sono ancora una volta gli archi a farla da padrona

Teho Teardo e Blixa Bargeld

Fall EP

(Specula Records)

dark ambient, noise rock, experimental

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Teho Teardo e Blixa Bargeld- Fall EP recensioneForti di una collaborazione tra anime affini che dura ormai da qualche anno, Teho Teardo e Blixa Bargeld danno alle stampe un nuovo EP, Fall. Se state leggendo questa recensione, non avete davvero bisogno che vi ricordi i trascorsi di questi due artisti. Ma se siete semplici curiosi o neofiti, mi basterà dirvi che di Teardo non si contano le innumerevoli produzioni con artisti italiani e internazionali (a me personalmente viene subito in mente Emidio Clementi e il progetto El Muniria) e le colonne sonore per cinema e teatro. Quanto a Bargeld, è fondatore e cantante degli Einstürzende Neubauten, nonché è stato chitarrista dei Bad Seeds, band di Nick Cave. Gente con un CV di tutto rispetto.

Fall si apre con una cover di Hey hey my my di Neil Young che – permettetemi (anche se i puristi avranno più di un sussulto leggendo questa mia affermazione) – non ha niente da invidiare all’originale. Mettere mano ai mostri sacri, si sa, è sempre un azzardo, ma questa volta le mani sono quelle giuste, e ne è nata una versione avvolta dagli archi e distorta quel tanto che basta da regalarle un inatteso rigore e un vestito noir che le calza a pennello.

Le altre tracce, Ziegenfisch, Testestoron Sklaven e Bianchissimo si muovono lungo l’asse mitteleuropeo; l’italiano e il tedesco, lingue madri dei due compositori, si fondono con quella comune dell’internazionalità, l’inglese, per creare visioni evocative, storie, immagini.

La voce di Bargeld, tra cantato e recitato, ci guida in un saliscendi di emozioni tra l’epico e l’angosciante, in una fredda teatralità pronta a essere scomposta e ricomposta a seconda degli umori dei suo artefici (e carnefici).

Fall si collega idealmente ai lavori precedenti, l’EP Spring (di cui mantiene la stessa linea grafica) e l’album Nerissimo (gli accenni dada e la cadenza ipnotica di Bianchissimo fanno da contraltare e da trait d’union con il passato recente). Il lungo tour che li ha da poco visti protagonisti in tutto il mondo continuerà a breve anche nel nostro paese.

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Simona Fusetta
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