AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Gas: Narkopop

Dopo 17 anni torna Gas, uno dei più influenti artisti di ambient music in corcolazione. Narkopop è un disco composta da battiti incessanti, drones, textures e...

Gas

Narkopop

(Kompakt)

elettronica, ambient

_______________

 

recensione-gas-narkopopGas è il moniker di Wolfgang Voigt e Narkopop è la sua nuova fatica.

Siamo (ancora una volta) alle prese con un’ambient di matrice elettronica lussuosa, lussuriosa, con derive sinfoniche, ipnotica e – come suggerisce il titolo – narcotizzante.

Il titolo, Narkopop, rimanda direttamente a Pop, il quarto album di Gas, uscito nell’ormai lontano 2000. Dopo 17 anni, qualche raccolta e una manciata di lavori con moniker diversi, Voigt ha finalmente preso coscienza di come e quanto quell’album sia una pietra miliare dell’ambient music, in grado di influenzare tantissimi artisti, alcuni dei quali dai nomi più altisonanti del suo.

Narkopop è un disco la cui materia prima è composta da battiti incessanti, drones, textures, synth sinfonici, rimandi alle colonne sonore di Angelo Badalamenti e – soprattutto – brani che riescono a catapultare l’ascoltatore in un’altra dimensione, complice lo stato di trance che è in grado di produrre.

A ben ascoltare, Gas è più debitore della techno-dub berlinese dei anni ’90 più che di Brian Eno, delle colonne sonore dei film di David Lynch più che dei glitch che hanno impestato l’elettronica tedesca degli ultimi 20 anni.

Narkopop forse non diventerà mai importante quanto il suo predecessore, ma di sicuro è un album denso di forma e di contenuti, in grado di riconciliare con l’ambient music.

P.S.: Gas sarà col suo nuovo live show al Primavera Sound di Barcellona. Orari da licantropi permettendo… cercheremo di seguirlo anche in questa sua nuova avventura.

 

Gli ultimi articoli di Massimo Garofalo

Condivi sui social network:
Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

Articoli: 791